Ristrutturazione del Santa Fina a San Gimignano: illustrate le fasi dei lavori
Mantenere alcuni servizi sul posto, con i lavori in corso, è un’impresa di per se stessa. Già la prima fase ha visto, a inizio anno, lo spostamento all'interno dell’Ospedale Alta Val d’Elsa delle attività del Centro di Riabilitazione per permettere, con operazioni di trasferimento strettamente correlate l’una con l’altra, la RSA nei locali lasciati liberi dal trasferimento del Centro di Riabilitazione tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno prossimo
Tempistica dei lavori della ristrutturazione del Santa Fina a San Gimignano. Se ne è parlato in un incontro tra i soggetti istituzionali coinvolti all’interno di un incontro specificamente organizzato dalla Società della Salute Alta Val d’Elsa, l’Azienda Usl Toscana Sud-est e il Comune di San Gimignano e la Ftsa, da cui sono scaturite determinazioni sia sulla fase operativa propedeutica all’avvio del progetto sia sulla realizzazione del progetto stesso.
Mantenere alcuni servizi sul posto, con i lavori in corso, è un’impresa di per se stessa. Già la prima fase ha visto, a inizio anno, lo spostamento all’interno dell’Ospedale Alta Val d’Elsa delle attività del Centro di Riabilitazione per permettere, con operazioni di trasferimento strettamente correlate l’una con l’altra, la RSA nei locali lasciati liberi dal trasferimento del Centro di Riabilitazione tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno prossimo, e a seguire, il trasferimento del Distretto e del Poliambulatorio all’interno dei locali della “casa delle suore” che nel frattempo hanno già preso alloggio in un altro appartamento.
Per realizzare tutti questi spostamenti sono necessarie delle opere di adeguamento, anche queste da condurre in maniera studiata e dettagliatamente organizzata, fino a quando, a lavori conclusi, nel corso del 2017 e di inizio 2018 sarà possibile il trasferimento della RSA e degli altri servizi sempre all’interno del Santa Fina, in locali che presentano già caratteristiche nettamente migliorative.
Ma il progetto è di per sé anche un cantiere di project management. L’operazione, infatti, è stata orientata ad un approccio innovativo che possa privilegiare strumenti e metodi finalizzati all’ottimizzazione della gestione del cantiere e alla riduzione dei rischi di rallentamento o, ancora peggio, di totale blocco dell’opera.
Ciò si è reso possibile anche grazie al Nuovo Codice degli Appalti laddove prefigura i nuovi approcci tipici del project management e al fatto che, in questo percorso, il Dipartimento Tecnico dell’Azienda Usl Toscana sud-est sarà affiancato dall’Università “Bocconi” di Milano, proprio per implementare metodiche innovative di gestione del cantiere e delle obbligazioni in capo alla futura ditta Appaltatrice.
Tra queste metodiche si segnala la redazione del progetto esecutivo per fasi e l'affidamento della gestione manutentiva alla futura ditta appaltatrice.
Tutto ciò per una migliore garanzia in termini di gestione e riduzione del rischio di contenziosi e di qualità del lavoro, oltreché in termini di tempi anche di costi ed efficienza globale dell’intervento.
Il crono-programma delle prossime fasi, aggiornato a seguito di questa importante novità, prevede per i prossimi sei mesi la revisione e l’aggiornamento del progetto definitivo esistente alle esigenze di questo nuovo percorso e, immediatamente dopo, comunque prima della fine del 2017, l’indizione della gara di appalto.
Per quanto riguarda l’inizio concreto dei lavori, esso è previsto nei primi mesi del 2019 dopo che, durante il 2018, saranno stati espletati la gara di appalto europea e tutti gli atti contrattuali necessari. Del resto questo progetto rappresenta, per la sua dimensione economica, di complessità e di strategicità, la più importante realizzazione di opera di utilità socio-sanitaria e culturale, a totale finanziamento pubblico, della storia di San Gimignano e tra le più importanti e complesse della Valdelsa.
Nell’ambito della stessa riunione, ora che si sta entrando nella fase esecutiva del progetto, è stata evidenziata da tutti gli attori istituzionali, l’esigenza e l’importanza di sottoscrivere un impegno comune che individui sia un percorso condiviso di monitoraggio costante delle prossime fasi di avanzamento del progetto, sia le periodiche modalità di informazione pubblica verso i cittadini, i lavoratori e gli utenti: ciò in ossequio ad un principio di massima trasparenza che dovrà caratterizzare tutto il percorso, che durerà diversi anni, ed al fine di garantire a tutti e per tutti il massimo rispetto della tempistica concordata e degli impegni assunti, ciascuno per il proprio ruolo e per la propria competenza istituzionale.
Pubblicato il 12 maggio 2017