Rsa: la Regione sostiene l'acquisto di strumenti per la comunicazione a distanza con gli anziani
Non è solo la paura del contagio a rendere estremamente difficile questo periodo per gli anziani delle Rsa. Una conseguenza, per loro quasi altrettante grave, è l’isolamento e la distanza dai propri cari
La giunta regionale, nella sua ultima seduta, ha approvato, su proposta dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, una delibera che prevede sostegni economici alle Rsa per l’acquisto o il potenziamento della strumentazione tecnologica in grado di favorire i contatti degli anziani con l’esterno: quindi cellulari, tablet, televisori, lavagne multimediali. I fondi erogati dalla Regione possono essere usati anche per contribuire all’acquisto di apparati più complessi che consentano un contatto diretto in sicurezza, cioè le cosiddetta ‘stanze degli abbracci’.
“Sappiamo – ci tiene a spiegare l’assessora Serena Spinelli - che aver dovuto chiudere le Rsa all’accesso dei familiari e doverlo fare per un tempo così lungo, se da una parte è una delle misure necessarie per salvaguardare ospiti e operatori e contrastare la diffusione del contagio all’interno delle strutture, dall’altra ha un impatto psicologico pesante sugli anziani, sulla loro qualità della vita, e anche sui familiari. E’ un elemento di difficoltà che non possiamo certo trascurare e sui cui siamo al lavoro per cercare soluzioni, seppur compatibili con le necessarie misure di prevenzione. Vogliamo favorire ogni possibilità di contatto, seppur a distanza, tra gli ospiti e i loro cari, affinché il distanziamento fisico non si traduca in un distanziamento degli affetti. Per questo, dopo aver previsto le modalità e gli strumenti per garantire e favorire la comunicazione tra gli anziani nelle Rsa e le famiglie, abbiamo stanziato anche questi contributi economici per supportare il potenziamento da parte delle strutture delle dotazioni tecnologiche necessarie”.
Complessivamente l’intervento regionale per aprire o allargare questa preziose finestre tecnologiche di comunicazione a distanza è di quasi 900.000 euro. I contributi saranno destinati, attraverso le Società della salute, alle Rsa che presenteranno domanda: ogni struttura potrà ricevere un sostegno massimo di 2.700 euro con cui potenziare le proprie strumentazioni o acquisirne di nuove. Ma il testo approvato, oltre a indicare come per accedere al contributo, dà anche alcune indicazioni operative sulle strumentazioni da utilizzare o da potenziare. Per le videochiamate il consiglio, al fine di facilitarne la fruizione da parte dei residente, è quello di dotare le strutture di grandi schermi o collegamenti con schermi televisivi e lavagne interattive multimediali.
Nel documento si suggerisce inoltre di intensificare la comunicazione in uscita, con invio di messaggi e video individuali e collettivi ai familiari nei quali siano raccontati e riprodotti i momenti significativi dell’ospite durante la giornata. Infine viene suggerita una particolare cautela per garantire l’igiene degli apparecchi osservando con scrupolo tutte le indicazioni sulle modalità di utilizzo e sulla sanificazione.
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Pubblicato il 30 novembre 2020