Saldi in Toscana, il 60% farà acquisti con una spesa media di 133 euro a persona

Le stime previste da uno studio di Confcommercio Toscana sui prossimi sconti invernali che partiranno dal 5 gennaio

 TOSCANA
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133 euro a persona, contro le 119 dell’inverno 2022. Ancora lontani i 160 euro del 2020, ultimo inverno pre-pandemia. Stabile il numero di persone che acquisteranno capi scontati a partire dal 5 gennaio: il 60% circa della popolazione residente, per un giro d’affari complessivo di oltre 292 milioni di euro, 21 in più dello scorso anno. Almeno 26mila i negozi interessati dal fenomeno. Queste le principali notizie che emergono dall'indagine previsionale condotta da Confcommercio Toscana sui dati nazionali di Federmoda-Confcommercio. Il presidente regionale di Federmoda Paolo Mantovani: “i toscani hanno speso meno durante la stagione normale per calzature e abbigliamento, ora sono pronti a fare acquisti approfittando degli sconti”.

Resta stabile nell’inverno 2023 il numero dei toscani che acquisterà capi in saldo: sei su dieci. A crescere in maniera decisa sarà invece l’importo medio pro-capite di spesa: 133 euro. Una cifra ancora lontana dai 160 euro del 2020, ultimo inverno pre-Covid, ma pur sempre in aumento rispetto agli ultimi due anni (119 nel 2022 e 115 nel 2021). In totale, il volume d’affari generato in Toscana dalle vendite di fine stagione, che partiranno il 5 gennaio e dureranno 60 giorni, potrebbe superare i 292milioni di euro, 21 in più dello scorso anno.

È quanto emerge dallo studio previsionale effettuato da Confcommercio Toscana sui dati nazionali di Federmoda-Confcommercio, a pochi giorni dall’avvio ufficiale delle vendite di fine stagione in calendario giovedì 5 gennaio 2023. Un risultato a prima vista positivo, ma che in realtà nasconde un fattore di crisi. “I toscani hanno speso meno durante la stagione normale per calzature e abbigliamento, ora sono pronti a fare acquisti approfittando degli sconti”, spiega il presidente di Federmoda-Confcommercio Toscana Paolo Mantovani. “Tra aumento dei costi energetici, inflazione in salita, preoccupazione per il futuro, questo ultimo scorcio del 2022 non ha certo favorito lo shopping nel settore moda. A rallentare le vendite ci si è messo anche il clima, ancora particolarmente mite ma addirittura quasi estivo fino all’inizio di novembre”.

Per movimentare gli affari, tanti puntano quindi su offerte e promozioni, come dimostra il successo crescente del Black Friday e, si spera, anche dei saldi. “Il problema è che questi momenti sono più utili alla liquidità di cassa che non ad incrementare i ricavi delle nostre imprese”, sottolinea Mantovani, “ma vogliamo guardare avanti con fiducia certi che il mercato si riprenderà. Chi ha conservato il proprio potere di spesa vuole trattarsi bene, nonostante la crisi: dopo i due anni di pandemia è tornato a mangiare fuori, a viaggiare, a concedersi qualche autogratificazione”.

Due le parole chiave che, secondo il numero uno di Federmoda-Confcommercio Toscana, saranno il mantra dei clienti durante i saldi: qualità e comodità. “I clienti cercano capi che possano durare a lungo nell’armadio, portabili in tante occasioni sia climatiche sia d’uso. Con una predilezione per quelli più comodi da usare nella quotidianità, come le sneakers o la maglieria. La vendita dei piumini è in difficoltà per ovvie cause climatiche, in compenso si sono riscoperti cappotti, mantelle, poncho e sciarponi da indossare con fantasia e massima praticità. Grande attenzione poi per gli accessori, sempre molto colorati per ravvivare il look finale”.

“Negli ultimi anni - osserva Paolo Mantovani - i consumatori nella moda si sono distinti in due grandi categorie: chi acquista in ogni periodo dell’anno e chi invece concentra le spese solo nelle occasioni di ribasso, per ottimizzare l’investimento. Un dato di fatto è che molti hanno rallentato gli acquisti nel periodo natalizio, proprio per aspettare i saldi”.

I negozi della moda interessati al fenomeno saldi sono oltre 26mila in Toscana tra calzature, abbigliamento, pelletterie, articoli sportivi, intimo e tessile. “A dicembre i punti vendita hanno registrato un movimento maggiore, soprattutto nelle città d’arte prese d’assalto dai turisti”, dice Mantovani. E secondo Confcommercio Toscana proprio i turisti, soprattutto quelli stranieri, in alcune località potrebbero spostare l’ago della bilancia aumentando il volume d’affari complessivo.

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Pubblicato il 3 gennaio 2023

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