Salvi i tigli di Piazza Nova?

Nelle ultime settimane Colle di Val d'Elsa è stato teatro di una dura contrapposizione tra maggioranza e opposizioni in merito al progetto, presentato in Regione Toscana, riguardante piazza Bartolomeo Scala, nota ai colligiani come Piazza Nova. Tale progetto di riqualificazione e coesione dei centri urbani prevede una pavimentazione in pietra, una parte centrale ribassata, oltre a panchine ed alberi

 
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Nelle ultime settimane Colle di Val d'Elsa è stato teatro di una dura contrapposizione tra maggioranza e opposizioni in merito al progetto, presentato in Regione Toscana, riguardante piazza Bartolomeo Scala, nota ai colligiani come Piazza Nova. Tale progetto di riqualificazione e coesione dei centri urbani prevede una pavimentazione in pietra, una parte centrale ribassata, oltre a panchine ed alberi. Tralasciando le altre polemiche che hanno accompagnato l'iter progettuale, in particolare per quanto riguarda i parcheggi e le attività commerciali, l'attenzione si è focalizzata sulla sostituzione dei secolari tigli con altre piante. Sul punto si sono levate forti le voci di dissenso che hanno portato ad una manifestazione di protesta che ha sensibilizzato la cittadinanza sul tema. La lista civica alla guida della città è sembrata voler proseguire nella strada già intrapresa; tuttavia un nuovo ostacolo è venuto a frapporsi tra il progetto e la sua realizzazione: una legge dello stato italiano. Infatti, l'art.7 della legge n.10/2013 prevede l'istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'Italia che, tramite una determina  del comune, si traduce nell'invito a chi ne abbia interesse a segnalare tale tipologia di alberi.

Associazioni e semplici cittadini (tramite i mezzi messi loro a disposizione e consultabili anche dal sito istituzionale del comune) si sono mobilitati per far pervenire le dovute segnalazioni. Basterà per salvare i tigli?

Andrea Senesi

Pubblicato il 7 ottobre 2015

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