Samuela Marconcini (FabricaComune Empoli): sostegno e invito allo sciopero della grande distribuzione
«Giorni di lotta per i lavoratori di tutta Italia, e a Empoli ancora di più. Dopo i medici e gli operatori sanitari, in sciopero contro un governo che fa proclami roboanti e poi taglia il personale, sabato 19 dicembre è il turno delle lavoratrici e dei lavoratori di Federdistribuzione, della distribuzione cooperativa e di Confesercenti». Comincia così la nota stampa inviata alla nostra redazione da parte di Samuela Marconcini, consigliera di FabricaComune Empoli
«Giorni di lotta per i lavoratori di tutta Italia, e a Empoli ancora di più. Dopo i medici e gli operatori sanitari, in sciopero contro un governo che fa proclami roboanti e poi taglia il personale, sabato 19 dicembre è il turno delle lavoratrici e dei lavoratori di Federdistribuzione, della distribuzione cooperativa e di Confesercenti». Comincia così la nota stampa inviata alla nostra redazione da parte di Samuela Marconcini, consigliera di FabricaComune Empoli.
«Nel mezzo - continua - ci sono i 50 interinali del call center della società “Le Soluzioni”, società che gestisce i servizi pubblici locali (Publiacqua, Publiambiente, Publiservizi, Acque e Geal). Questa struttura che doveva garantire ricadute occupazionali nel territorio dell'Empolese-Valdelsa non solo probabilmente non rinnoverà questi contratti, ma ha appaltato il servizio alla società romana Acea, proprio quella stessa multiservizi salita agli onori delle cronache ai tempi del referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Perché i sindaci dell'Empolese-Valdelsa, che di queste realtà imprenditoriali sono i proprietari, non fanno pressione su chi li rappresenta nei consigli d'amministrazione?».
«Forse per lo stesso motivo - spiega - per cui i dirigenti della Coop restano sordi di fronte alle richieste dei loro dipendenti, che non chiedono “l'impossibile”, come si legge nella lettera di una dipendente rivolta ai soci della Cooperativa, ma “condizioni ottimali per poterti dare il meglio”. Del resto, già lo scorso 7 novembre Rossano Rossi, segretario della Camera del lavoro, si era messo alla guida di un'inedita e riuscitissima manifestazione all'interno del centro commerciale di Empoli per richiedere il rinnovo del contratto nazionale della grande distribuzione, scaduto da quasi due anni e non ancora rinnovato, e in quell'occasione aveva rilevato la cattiveria e l'ottusità del gruppo dirigente».
«Decidere di aumentare l'orario di apertura dei supermercati - conclude Marconcini - , costringendo i lavoratori a turni massacranti, o non pagare i primi tre giorni di malattia non servirà a far ripartire l'economia, ma ad aumentare lo scontento dei lavoratori, e dei clienti. Nell'attesa che anche il cuore dei dirigenti Coop si sciolga, come l'omonima fondazione, invitiamo tutti i cittadini a non fare acquisti il giorno di sabato 19 dicembre e a sostenere invece le motivazioni dello sciopero nazionale indetto da Filcams Cgil a Milano».
Pubblicato il 18 dicembre 2015