San Casciano, i carabineri forestali scoprono dei rifiuti speciali abbandonati in una piazzola

Si tratta di pali di cemento per vigneto dismessi

 CHIANTI FIORENTINO
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I militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Casciano Val di Pesa, durante un servizio di controllo volto alla prevenzione e repressione dei reati contro l'ambiente, hanno accertato in località Belvedere Campoli, nel comune di San Casciano Val di Pesa, un deposito/abbandono di rifiuti speciali non pericolosi. Tali rifiuti, costituiti da un cumulo di pali di cemento per vigneto dismessi, molti dei quali rotti in più parti, non riutilizzabili e ricoperti da vegetazione spontanea si trovavano in una piazzola confinante con un’area agricola.

I militari, a seguito di accertamenti, hanno verificato che i pali di cemento erano derivati dall’espianto di un vigneto eseguito nell’autunno del 2020. La norma di riferimento (D.Lgs. 152/06) consente il deposito di rifiuti speciali non pericolosi per un determinato tempo e per un determinato quantitativo. Il termine per smaltire i rifiuti rinvenuti è scaduto e l’attuale presenza degli stessi sul suolo integra la violazione dell’art. 192 comma 1 del D. Lgs. 152/06 e smi (Testo Unico Ambientale).

Le verifiche eseguite dai militari hanno permesso di risalire all’autore del deposito/abbandono, committente e responsabile dei lavori di espianto del vigneto che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per gestione illecita di rifiuti art. 256 comma 1 lettera “a” del Testo Unico Ambientale. Non ravvisando danni permanenti all’ambiente e visti gli artt. 318 bis e seguenti del D. Lgs. 152/06, allo scopo di eliminare le contravvenzioni accertate e far cessare eventuali situazioni di pericolo, i militari, nell’esercizio delle proprie funzioni, hanno indicato al responsabile le modalità per il regolare smaltimento o avvio al recupero dei rifiuti speciali non pericolosi presso un impianto autorizzato, comprovato dall’esibizione dei formulari di identificazione dei rifiuti. L’assolvimento delle prescrizioni impartite al committente dei lavori, con il pagamento di una sanzione pecuniaria, comporta l’archiviazione del procedimento penale pendente presso la competente Procura della Repubblica di Firenze.

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Pubblicato il 22 agosto 2022

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