San Gimignano, espulso dal territorio nazionale pluriomicida e pericoloso pregiudicato

Nel 2002 aveva intenzionalmente dato fuoco alla baracca dove dormivano due extracomunitari, per motivi banali, uccidendoli entrambi. Ma il duplice omicidio volontario è stato solo il culmine di una serie di reati commessi da M.N., marocchino di 48 anni, che annovera precedenti vari nella sua “carriera”, tra i quali lesioni personali, spaccio di sostanze stupefacenti, circonvenzione di incapaci e incendio doloso

 
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Nel 2002 aveva intenzionalmente dato fuoco alla baracca dove dormivano due extracomunitari, per motivi banali, uccidendoli entrambi. Ma il duplice omicidio volontario è stato solo il culmine di una serie di reati commessi da M.N., marocchino di 48 anni, che annovera precedenti vari nella sua “carriera”, tra i quali lesioni personali, spaccio di sostanze stupefacenti, circonvenzione di incapaci e incendio doloso.

Per questo, al termine della condanna ad una pena di vent’anni emessa dal Tribunale di Milano, scontata parzialmente nel capoluogo lombardo, ove aveva commesso gran parte dei reati, e al carcere di San Gimignano, quella restante, è stato prelevato dalla Polizia di Stato ed espulso.

L’uomo era arrivato in Italia già negli anni 90 e, subito dopo l’ingresso, gli era stato rilasciato un regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, dalla Questura della città meneghina.

Il titolo però gli era stato revocato a seguito degli efferati delitti di cui si era reso responsabile.

Nel 1999, era stato, tra l’altro, fermato e controllato a bordo della propria auto, ad Abbiategrasso, dove era stato trovato in possesso di circa 7 kg di hashish.

Dopo la condanna, circa tre anni fa, era stato trasferito alla casa circondariale della città delle torri, nella nostra provincia, da dove è stato scarcerato per fine pena.

I poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siena, in stretto raccordo con il Ministero dell’Interno ed in particolare con la Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, sono riusciti ad ottenere l’assegnazione di un posto al Centro di Identificazione ed Espulsione di Crotone, dove era necessario il suo accompagnamento, per il perfezionamento delle pratiche finalizzate al rilascio del passaporto valido, necessario per il suo rimpatrio in Marocco.

Data la pericolosità del soggetto, assegnatogli un posto nella città calabrese, è stato predisposto il suo accompagnamento, anche se ciò, riorganizzando il servizio, ha comportato qualche sacrificio per gli uomini della Questura.

Emesso, pertanto, il provvedimento di espulsione da parte del Prefetto Renato Saccone, il Questore Maurizio Piccolotti, ha infatti disposto l’accompagnamento dello straniero, che nel giro di pochi giorni verrà imbarcato su un aereo per il Marocco. 

Pubblicato il 9 marzo 2016

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