San Gimignano, Marrucci e Cenni: «Ranza abbandonata al suo destino»
«La nostra attenzione verso la struttura è alta da anni e anche in virtù di questa attenzione sono di recente arrivati alcuni nuovi agenti. Appena eletti, infatti, con la parlamentare Susanna Cenni e con l'assessore Daniela Morbis abbiamo denunciato questa situazione, le difficoltà di agenti e detenuti, le carenze infrastrutturali e chiesto interventi urgenti agli enti preposti. Richiesta sfociata in una esplicita lettera di misure urgenti al Ministro Bonafede»
«Da troppo tempo la Casa di Reclusione di Ranza è abbandonata al suo destino, senza Direzione stabile e da mesi senza Comandante e Vice Comandante del corpo di Polizia penitenziaria».
Comincia così la nota congiunta del sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci e della deputata Pd Susanna Cenni. «La nostra attenzione verso la struttura - continuano - è alta da anni e anche in virtù di questa attenzione sono di recente arrivati alcuni nuovi agenti. Appena eletti, infatti, con la parlamentare Susanna Cenni e con l'assessore Daniela Morbis abbiamo denunciato questa situazione, le difficoltà di agenti e detenuti, le carenze infrastrutturali e chiesto interventi urgenti agli enti preposti. Richiesta sfociata in una esplicita lettera di misure urgenti al Ministro Bonafede».
«La buona notizia - si legge nella nota - è che il Ministero ci ha finalmente risposto e, oltre all’arrivo di alcuni agenti, ci ha comunicato che la vicenda del comandante di reparto sarebbe stata risolta in quanto tale funzione “è stata conferita ad un Commissario capo del corpo di Polizia penitenziaria” che, dalle vie infornali, sappiamo dovrebbe entrare in servizio da lunedì prossimo. Tuttavia restano difficili le condizioni di vita e di lavoro all’interno della struttura, e la notizia di oggi di sospensione immediata dal servizio da parte del Dap di 4 agenti per episodi verso detenuti ci ferisce e ci rammarica. Confidiamo nella rapida verifica da parte della Magistratura e confidiamo nel corretto operato e nella professionalità degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nello svolgere il loro delicato lavoro e al tempo stesso chiediamo massima chiarezza nell’interesse di tutti».
«Così come torniamo a chiedere con forza che siano definitivamente affrontati i problemi di Ranza - concludono -, dal sovraffollamento (il Ministero ci parla di 352 detenuti su 235 posti disponibili), al completamento della dotazione organica fino alla risoluzione definita della cronica assenza di una direzione stabile. Per parte nostra continueremo a non voltarci dall’altra parte e a denunciare le inefficienze della struttura. Con la nostra parlamentare Susanna Cenni chiederemo subito una nuova visita alla Casa di reclusione».
Pubblicato il 23 settembre 2019