San Gimignano, terminati i lavori di rifunzionalizzazione della residenza
Il costo dell'intera opera ammonta a 13.578.000 euro il cui finanziamento è stato ottenuto sommando i 3 milioni stanziati dal Comune di San Gimignano (proprietario del 13,9 % dell'immobile) con i 10.578.000 stanziati dalla ex Azienda Usl 7 di Siena (7 milioni di derivazione regionale e 3 stanziati qualche anno fa dalla Fondazione Mps). «Fanno un certo effetto gli spazi vuoti della Rsa, dopo circa 40 anni di onorato servizio», scrive il primo cittadino Giacomo Bassi sui social
Si sono conclusi i lavori di “ri-funzionalizzazione dei locali ex riabilitazione a locali destinati allo spostamento della RSA” presente nel Santa Fina a San Gimignano. A questo punto proseguono gli spostamenti a scacchiera per permettere di seguire la tabella di marcia del resto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento funzionale del presidio.
«La nuova collocazione della Rsa è una soluzione temporanea in attesa della realizzazione della vera e propria “Casa di riposo” - fa sapere l'Azienda Toscana Sud Est con un comunicato stampa - che sarà il primo obiettivo dei lavori di ristrutturazione complessiva del Presidio “Santa Fina”. Gli spazi, appena sistemati, dove viene spostata momentaneamente la RSA sono strutturati con camere ben più confortevoli, una sala mensa, una palestra, la terrazza esterna, due bagni per disabili e due spazi destinati a relax. Gli spostamenti sono avvenuti in questi giorni e gli ospiti avranno lo stesso servizio socio assistenziale oltre che dei servizi ad opera del personale della Fondazione Territori sociali Altavaldelsa».
Il percorso dei lavori e l'adeguamento funzionale
Prima dei lavori più importanti, che assommano ad oltre 13 milioni di euro, sono state e verranno ancora effettuate alcune operazioni preliminari, volte a creare le migliori condizioni di operatività per il cantiere. La prima di queste operazioni è stata stato il trasferimento temporaneo del Centro di Riabilitazione all’interno dell’Ospedale “Alta Val d’Elsa” di Campostaggia, mentre la seconda è appunto il trasferimento della Rsa dalla sede storica, ricavata 40 anni fa nei locali dell’ex sanatorio, nei locali parzialmente ristrutturati dove era ubicato il Centro di Riabilitazione fino ad alcuni mesi orsono, e che saranno presentati alla popolazione il 3 febbraio. La terza operazione preliminare, che si snoderà durante il 2018, sarà il trasferimento delle funzioni poliambulatoriali e distrettuali nell’ala del Presidio occupata, a suo tempo, dall’abitazione delle Suore.
In quello che diventerà il nuovo Santa Fina a San Gimignano, troveranno collocazione, oltre al centro di riabilitazione e la casa di riposo, anche il poliambulatorio ampliato e più funzionale insieme alla sede distrettuale nel suo insieme rivista e migliorata anche rispetto all’accesso dei veicoli e al parcheggio.
Eseguono la progettazione il raggruppamento tra lo Studio dell’architetto Paolo Milani e lo Studio Associato dell’Ing. Massimiliano Larinni di Borgo San Lorenzo (FI), vincitori del bando internazionale di concorso di progettazione a cui avevano partecipato 77 studi da tutte le parti del mondo. Il costo dell’intera opera ammonta a 13.578.000 euro il cui finanziamento è stato ottenuto sommando i 3 milioni stanziati dal Comune di San Gimignano (proprietario del 13,9 % dell’immobile) con i 10.578.000 stanziati dalla ex Azienda Usl 7 di Siena (7 milioni di derivazione regionale e 3 stanziati qualche anno fa dalla Fondazione Mps).
Il commento del sindaco Bassi
«Fanno un certo effetto gli spazi vuoti della Rsa, dopo circa 40 anni di onorato servizio - scrive il primo cittadino Giacomo Bassi sui social -. Il trasferimento degli ospiti è stato completato e tutti hanno preso posto nei locali, nettamente migliori seppur provvisori (comunque per qualche anno), dove era allocato il Centro di Riabilitazione, temporaneamente trasferito a Campostaggia. Sabato faremo una festicciola per salutare questa importante novità, in attesa che partano prima possibile i lavori di realizzazione della Casa di Riposo nei locali ora svuotati e di ristrutturazione completa del Santa Fina. Tutti i Sangimignanesi sono invitati a visitare la nuova collocazione di un servizio così delicato ed importante per la nostra comunità».
Pubblicato il 30 gennaio 2018