San Lucchese: la storia di un patrono “particolare”

Il 28 aprile, come ogni anno, si festeggia a Poggibonsi la festa più importante e più sentita, ovvero la festa del patrono, San Lucchese. Ma chi era costui? Come mai tanta importanza? Nell'anno 1181 nasceva Lucchese in un piccolo borgo delle colline poggibonsesi, Gaggiano, e subito in giovane età il ragazzo, conosciuto per il suo carattere deciso e caparbio, tentò la carriera delle armi. Si impegnò in prima persona nelle lotte che agitavano la Toscana, fino a quando in seguito a una sconfitta si ritirò a Poggibonsi

 
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Il 28 aprile, come ogni anno, si festeggia a Poggibonsi la festa più importante e più sentita, ovvero la festa del patrono, San Lucchese. Ma chi era costui? Come mai tanta importanza? Nell'anno 1181 nasceva Lucchese in un piccolo borgo delle colline poggibonsesi, Gaggiano, e subito in giovane età il ragazzo, conosciuto per il suo carattere deciso e caparbio, tentò la carriera delle armi. Si impegnò in prima persona nelle lotte che agitavano la Toscana, fino a quando in seguito a una sconfitta si ritirò a Poggibonsi. Si narra che, tornato in terra natia, Lucchese, dopo aver abbandonato la carriera militare, intraprese un'attività commerciale che ben presto questa rese buonissimi frutti. Lucchese diventava via via sempre più un uomo ricco e avaro e disprezzato dai suoi compaesani. 

La svolta si ebbe dopo la morte prematura dei figli, che lo spinse a un cambiamento radicale. Infatti, grazie anche al convincimento della moglie Buonadonna Segni, fece una "conversatio" spirituale per avvicinarsi alla primitiva fraternità francescana e ai doveri del buon cristiano. Proprio nel 1221 passò da Poggibonsi Francesco d'Assisi il quale incontrò Lucchese e questo sancì il definitivo avvicinamento alla religione e alla devozione cristiana. Ma il momento più importante che rende questo personaggio veramente unico, è la richiesta di una regola che raggruppasse anche i laici che si sposavano e lavoravano. San Francesco più tardi inviò loro la regola del cosiddetto terz'ordine Francescano. Quindi Lucchese è uno dei pochi patroni realmente autoctono della città e il "primissimo" come si dice a dar vita a quest'ordine alternativo dei terziari francescani, ecco perché tutta questa importanza e attaccamento della gente a questa festa e al suo patrono "particolare".

Carlo Busini

Pubblicato il 28 aprile 2016

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