Sanità, Careggi tra i centri della Rete Italiana Screening Polmonare
L'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, a Firenze, è tra i centri individuati dal Decreto ministeriale dell'8 novembre 2021 per costituire la ''Rete Italiana Screening Polmonare''
L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, a Firenze, è tra i centri individuati dal Decreto ministeriale dell’8 novembre 2021 per costituire la “Rete Italiana Screening Polmonare” (RISP), che ha l’obiettivo di individuare precocemente casi di tumore al polmone attraverso un programma di prevenzione e monitoraggio che coinvolgerà soprattutto la popolazione considerata ad alto rischio (età compresa tra i 55 ed i 75 anni, fumatori di almeno un pacchetto di sigarette al giorno da trent’anni o ex fumatori da meno di dieci anni).
Il via libera è arrivato dalla Giunta regionale con l’approvazione di una delibera proposta dall’assessore Simone Bezzini, con la quale vengono destinate alla Aou Careggi risorse messe a disposizione dal Ministero per 65.186 euro. Tale iniziativa ha lo scopo di definire ed armonizzare i protocolli di reclutamento della popolazione target per l’organizzazione di un programma di screening del carcinoma polmonare e per il successivo percorso diagnostico-terapeutico, da attuare sulla base della evidenza scientifica disponibile.
“La Toscana riserva da sempre grande attenzione al tema degli screening del tumore polmonare - spiega l’assessore Simone Bezzini - ed è impegnata in due importanti progetti nazionali, in piena sinergia. Uno è questo, che vede Careggi come centro della Rete italiana screening polmonare, l’altro è lo studio Ccm del Ministero della Salute coordinato da Ispro. Studi precedenti, che hanno sempre visto coinvolta la nostra Regione, dimostrano come lo screening polmonare con tac a basso dosaggio sia in grado non solo di fare diagnosi precoce di questa patologia, ma anche in prospettiva di ridurne la mortalità. Inoltre è molto importante associare questi interventi di screening a iniziative strutturate di disassuefazione al fumo, che è la causa principale di tumore al polmone”.
Il fumo di tabacco è infatti considerato la più importante causa di morte evitabile in tutti i Paesi ad alto reddito, comprese l’Unione Europea e l’Italia. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ogni anno nel mondo il consumo di tabacco causa circa sei milioni di decessi e si stima che nel 2030, se non saranno messe in atto serie contromisure, questo numero salirà fino ad otto milioni. La migliore strategia contro il cancro polmonare resta senza dubbio la cessazione del fumo, tuttavia anche una diagnosi precoce del polmone con tomografia computerizzata del torace a bassa dose (low dose computed tomography LCDT) può contribuire alla riduzione della mortalità. Per questo lo screening polmonare risulta strategico nella prevenzione.
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Pubblicato il 4 giugno 2022