Sciopero al Tirreno, la Regione Toscana segue con preoccupazione la vicenda

Il Gruppo Gedi, lo stesso de La Stampa e di Repubblica, sta valutando la cessione di alcuni quotidiani locali: tra questi anche il Tirreno di Livorno per l’appunto, con le sue redazioni diffuse in buona parte della Toscana

 TOSCANA
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Vogliamo seguire con attenzione l’evolversi della trattativa, assicurando tutto il supporto necessario laddove in gioco ci fossero posti di lavoro. Lo faremo a difesa del pluralismo dell’informazione e di una testata storica come è per la Toscana quella del Tirreno”. Il presidente in carica della Regione Enrico Rossi e quello in attesa di proclamazione Eugenio Giani si dicono preoccupati ed esprimono solidarietà ai giornalisti del quotidiano, che per oggi e domani, dopo essersi riuniti in assemblea, hanno proclamato sciopero e consegnato al Cdr, l’organo di rappresentanza sindacale interno, un pacchetto di altri atri dieci giorni.   

Il Gruppo Gedi, lo stesso de La Stampa e di Repubblica,  sta valutando la cessione di alcuni quotidiani locali: tra questi anche il Tirreno di Livorno per l’appunto, con le sue redazioni diffuse in buona parte della Toscana. Il Tirreno è il  secondo giornale della regione, con una settantina di giornalisti assunti e più di quaranta poligrafici. Una trattativa per la vendita sarebbe  in corso.

Oltre al rischio di perdere posti di lavoro – sottolineano Rossi e Giani – va assolutamente scongiurato il pericolo di un impoverimento dell’informazione locale”.

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Pubblicato il 2 ottobre 2020

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