Sciopero e presidio della ristorazione collettiva, anche la Val d'Elsa scende in piazza
Le motivazioni che hanno visto scendere in piazza i lavoratori sono legate all'importante vertenza che va avanti ormai da 4 anni per il rinnovo dei CCNL. Lo sciopero ha visto una grossa partecipazione anche dalla Val d'Elsa. Addirittura punte del 90% in alcune aziende - ci spiega per telefono Mariano Di Gioia della Filcams Cgil di Poggibonsi -. Non è la prima volta: da mesi infatti i lavoratori si sono sacrificati per vedere rinnovato il contratto nazionale»
Oggi hanno scioperato le lavoratrici ed i lavoratori della ristorazione collettiva, dei pubblici esercizi, delle agenzie di viaggio e dei multiservizi. A Siena si è svolto un presidio davanti alla Prefettura di Siena.
«Questi sono lavoratori che operano per la maggior parte in servizi terziarizzati dalla Pubblica Amministrazione, - hanno spiegato Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti - svolgendo spesso servizi essenziali negli ospedali, nelle scuole o in appalti di grandi aziende; sono il motore che fa funzionare buona parte delle aziende pubbliche o private della nostra provincia e di tutto il territorio nazionale; sono persone che nel corso degli ultimi decenni hanno contribuito al risparmio delle finanze pubbliche, subendo diminuzioni di ore contrattuali in concomitanza dell’altalenarsi della crisi economica».
Le motivazioni che hanno visto scendere in piazza i lavoratori sono legate all’importante vertenza che va avanti ormai da 4 anni per il rinnovo dei CCNL. I punti fondamentali che hanno portato alla rottura delle trattative nazionali sono argomenti sui quali i Sindacati non desistono «perché riguardano la restituzione di parti importanti di elementi economici e normativi quali permessi, scatti di anzianità, carenza malattia e tutela della conservazione del posto di lavoro in caso di cambio di appalto; in contrapposizione le controparti datoriali impongono la rivisitazione di questi diritti o addirittura l’eliminazione di alcuni di essi come condizione di rinnovo contrattuale».
Lo sciopero ha visto una grossa partecipazione anche dalla Val d'Elsa. Addirittura punte del 90% in alcune aziende - ci spiega per telefono Mariano Di Gioia della Filcams Cgil di Poggibonsi -. Non è la prima volta: da mesi infatti i lavoratori si sono sacrificati per vedere rinnovato il contratto nazionale, scaduto ormai da 4 anni».
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, con una delegazione di lavoratrici e lavoratori, sono state ricevute dal Prefetto che ha mostrato disponibilità ad accogliere le istanze della vertenza con l’impegno di sensibilizzare gli organi competenti.
Pubblicato il 6 giugno 2017