Scontro tra maggioranza e Lega a Certaldo per il consiglio straordinario. Ecco com'è andata
All'inizio del consiglio il consigliere Simone Scardigli ha letto un documento, condiviso da tutti i membri del Pd certaldese: «Abbiamo partecipato alla seduta consiliare unicamente per rispetto delle istituzioni, dei dipendenti comunali e dei cittadini. Riteniamo che i quattro punti in discussione non abbiamo alcun carattere di straordinarietà tale da mobilitare un Consiglio». Eliseo Palazzo e Stefano Giannoni, entrambi consiglieri della Lega, hanno ribattuto, definendo l'attacco al consiglio straordinario ingiustificato, quando invece «è il segnale di un'opposizione propositiva»
Martedì scorso si è tenuto a Certaldo un consiglio comunale straordinario, voluto e convocato dal gruppo di minoranza della Lega, che ha segnato in maniera ancora più marcata la spaccatura tra maggioranza e opposizione.
All'ordine del giorno c'erano quattro mozioni, presentate tutte dalla Lega: l'assegnazione al Comune del titolo di città, l'introduzione di nuovi atti di indirizzo e controllo, l'installazione di semafori in prossimità dei sottopassi e l'adesione all'iniziativa "Un albero in più" per la tutela del verde urbano.
All'inizio del consiglio il consigliere Simone Scardigli ha letto un documento, condiviso da tutti i membri del Pd certaldese: «Abbiamo partecipato alla seduta consiliare unicamente per rispetto delle istituzioni, dei dipendenti comunali e dei cittadini. Riteniamo che i quattro punti in discussione non abbiamo alcun carattere di straordinarietà tale da mobilitare un Consiglio. Ci sembrano, piuttosto, un mero pretesto per esercitare un malsano ostruzionismo politico e una strumentalizzazione dell’esercizio democratico. Pertanto diventa difficile avere un confronto costruttivo con la minoranza, che spaccia per urgenti argomenti certamente degni di nota, ma non certo tali da chiedere una convocazione ah hoc del Consiglio comunale. Ci interessa certamente una discussione e un confronto sulla mozione relativa alla eventuale richiesta del titolo di “città”, su quella della manutenzione del verde, come del resto quella sull’utilità di nuovi impianti semaforici o l’introduzione di nuovi atti di indirizzo e controllo, ma tutto questo viene reso pleonastico di fronte alla strumentalizzazione e distorsione, peraltro ormai sistematica, della minoranza».
Anche Lido Orsi (Sarà Certaldo) ha manifestato alcune perplessità: «La convocazione richiesta dall’opposizione, seppur legittima, ha come ordine del giorno argomenti né urgenti né aventi carattere di straordinarietà. Critichiamo il metodo adoperato per trattare tali argomenti. Non siamo qui per sollevare polemiche, per fare giochetti o darsi noia l'uno con l'altro, ma siamo qui per il bene di Certaldo e dei certaldesi e soprattutto per dare un riscontro a chi ci ha votato ed ha creduto in noi. Chiediamo a tutti, in particolare stasera chiediamo ai quattro consiglieri dell'opposizione, di seguire quello che è il buon senso».
Eliseo Palazzo e Stefano Giannoni, entrambi consiglieri della Lega, hanno ribattuto, definendo l'attacco al consiglio straordinario ingiustificato, quando invece «è il segnale di un'opposizione propositiva».
Il sindaco Giacomo Cucini ha infine preso la parola e chiarito ulteriormente il pensiero: «Chiedere un Consiglio comunale straordinario è legittimo, ma non si mettono quattro argomenti non urgenti e si fa convocare una seduta. Noi oggi siamo qui per rispetto e per dare un messaggio ma, sia chiaro, tutti questi argomenti presuppongono diversi approfondimenti, sia per quanto riguarda i costi che la fattibilità. Non è una cosa che si può decidere dopo un dibattito di mezz'ora».
Nessuna discussione ha fatto seguito all'illustrazione delle mozioni, che sono stata bocciate tutte dalla maggioranza, una ad una. Nessuna discussione durante la seduta ma le polemiche sono continuate fuori, soprattutto dopo che l'ex candidato sindaco leghista Damiano Baldini ha condiviso sui social il fuori onda in cui il sindaco, prima ancora dell'inizio del consiglio, spiega al segretario che i punti sarebbero stati tutti respinti, cosa peraltro dichiarata apertamente subito dopo.
«Come Gruppo consiliare di opposizione ci adopreremo nelle sedi opportune e con i mezzi a nostra disposizione per denunciare quanto accaduto e per far valere ora e sempre le ragioni di tutti i cittadini a prescindere dalla loro bandiera di appartenenza», dichiara successivamente la Lega in un comunicato stampa.
Pubblicato il 11 ottobre 2019