Scoperti braccianti agricoli pagati 'in nero' nella provincia di Siena
L'azione investigativa svolta, attuata secondo un approccio trasversale e multidisciplinare ai fenomeni illeciti, ha consentito infatti di svelare come il soggetto economico si avvalesse di braccianti agricoli che, seppur formalmente assunti in modo regolare, erano in realtà retribuiti in larga parte 'fuori busta'. La minuziosa attività ispettiva condotta dai militari ha permesso di individuare il modus operandi, realizzato al fine di perseguire un duplice e reciproco guadagno, in quanto la strategia evasiva adottata permetteva un illecito risparmio d’imposta e contributi sia per la società che per degli stessi lavoratori
A seguito di un’importante attività di polizia tributaria sviluppata dalle Fiamme Gialle senesi nei confronti di una società operante nel comparto agricolo, settore che riveste particolare pregio e rilievo per l’economia della Provincia, erano emerse numerose irregolarità, tra le quali anche retributive.
L’azione investigativa svolta, attuata secondo un approccio trasversale e multidisciplinare ai fenomeni illeciti, ha consentito infatti di svelare come il soggetto economico si avvalesse di braccianti agricoli che, seppur formalmente assunti in modo regolare, erano in realtà retribuiti in larga parte “fuori busta”.
La minuziosa attività ispettiva condotta dai militari ha permesso di individuare il modus operandi, realizzato al fine di perseguire un duplice e reciproco guadagno, in quanto la strategia evasiva adottata permetteva un illecito risparmio d’imposta e contributi sia per la società che per degli stessi lavoratori. L’azienda, infatti, remunerava in modo sistematico i braccianti agricoli facendo confluire il 50% circa degli emolumenti in busta paga, mentre la restante metà veniva consegnata “in nero”.
Immediata la segnalazione da parte dei finanzieri ai competenti Uffici per le conseguenti procedure sanzionatorie e di recupero delle imposte e contributi evasi.
Pubblicato il 6 novembre 2019