"Stamane l'emergenza coronavirus si toccava con mano, l'assenza delle studentesse e degli studenti un'acuta presenza, come direbbe il Poeta. Una scuola senza i loro destinatari primi aveva un sapore paradossale oltre che triste. Ma tant'è, le misure prese dal consiglio dei ministri sono misure precauzionali che vanno prese con la massima serietà, al li di là delle appartenenze. E la scuola deve dare prova del suo essere comunità al servizio, al servizio della società e delle studentesse e degli studenti nel garantire loro una formazione a tutto tondo". 

"Per questo stamane, superati lo sgomento e lo sconcerto scaturiti da ieri, dalla notizia del provvedimento di sospensione delle lezioni, e accresciuto stamane varcata la soglia di una scuola semideserta (le scuole non sono chiuse, sono le lezioni in presenza che sono sospese) ho sentito energia positiva nel vedere squadre di personale ATA sanificare i due plessi della nostra istituzione scolastica e nel ricevere dai docenti della scuola supporto e desiderio di mettersi a disposizione per far sì che gli alunni dell'IIS Roncallinon si sentano soli e possano veder garantito in questi dieci giorni di sospensione il diritto allo studio. Per questo faremo uso diffuso della piattaforma Office 365 che abbiamo attivata da due anni dando il senso di una comunità educante che agisce in un'ottica innovativa per una scuola che è per tutti e per ognuno. Nessuno vuol sostituire lezioni in presenza con quella a distanza, sia mai! C'è da affrontare una emergenza utilizzando oltre alla potenza della tecnologie le potenzialità di una piattaforma che sottende una filosofia e una dimensione. Non si tratta di una moda il ricorso alle tecnologie, semmai una necessità ed un bisogno, coronavirus a prescindere".

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Pubblicato il 5 marzo 2020