«Se le nostre vite non valgono, non produciamo». Anche in Valdelsa è Sciopero Globale delle Donne
«Se le nostre vite non valgono, non produciamo». Sono le parole d’ordine dello Sciopero Globale delle donne annunciato dal coordinamento nazionale "Non una di meno". L’ 8 marzo in Italia e in tutto il mondo le donne scenderanno in piazza per prendere parola sulla loro condizione femminile e promuovere azioni a sostegno di una completa cittadinanza delle donne contro ogni forma di violenza, discriminazione e sfruttamento
«Se le nostre vite non valgono, non produciamo». Sono le parole d’ordine dello Sciopero Globale delle donne annunciato dal coordinamento nazionale "Non una di meno". L’ 8 marzo in Italia e in tutto il mondo le donne scenderanno in piazza per prendere parola sulla loro condizione femminile e promuovere azioni a sostegno di una completa cittadinanza delle donne contro ogni forma di violenza, discriminazione e sfruttamento.
Siena e la Valdelsa non fanno eccezione grazie ad una grande mobilitazione promossa dal Coordinamento "Non una di meno Siena e Valdelsa", un movimento spontaneo e in forte crescita che riunisce tante donne libere e attive nelle associazioni del territorio e che è ormai parte integrante del movimento nazionale ed internazionale femminista nato nella Primavera del 2016.
«Resteremo al sole delle piazze a goderci la primavera che arriva anche per noi a dispetto di chi vuole decidere i nostri colori, i nostri giochi e sport, i nostri corsi di studio e i nostri lavori, le nostre emozioni, chi dobbiamo amare e come, chi è bella e chi è brutta, chi è santa, strega o puttana, se essere madri, come essere madri, figlie, mogli, amanti - dichiarano le organizzatrici della manifestazione senese che spiegano così le ragioni della protesta».
«Scioperiamo perché pensiamo che la risposta alla violenza sia l’autonomia delle donne, che senza effettività dei diritti non c’è giustizia né libertà sia per le donne che per le soggettività lgbtqi, che sui nostri corpi, sulla nostra salute e sul nostro piacere dobbiamo essere noi e solo noi a decidere - continuano le organizzatrici -. Vogliamo essere libere di muoverci e di restare. Contro ogni frontiera, sosteniamo le lotte delle migranti: permesso, asilo, diritti, cittadinanza e ius soli. Vogliamo distruggere la cultura della violenza attraverso la formazione, fare spazio ai femminismi, rifiutando i linguaggi sessisti, razzisti e misogini».
«Per questo chiediamo a tutte le donne di astenersi dal lavoro nella giornata dell’8 marzo - concludono dal Coordinamento "Non una di meno" Siena e Valdelsa -. Ma nello stesso tempo chiediamo anche a chi non è nella condizione di farlo, di far sentire la propria voce con altre modalità, indossando indumenti con i colori della mobilitazioni (nero e fucsia), inviando foto e messaggi che contengano una riflessione su questa giornata alla pagina facebook Non una di Meno Siena e Valdelsa. Dobbiamo essere tantissime».
L’appuntamento è per mercoledì 8 marzo alle 12.00, concentramento in Viale Maccari (La Lizza presso "la fontanina del mercato"). Da qui, poco dopo, partirà il corteo che arriverà in Piazza del Campo accompagnato da musica suoni parole delle immancabili Matrioske, simbolo della protesta. I dettagli dell’intera giornata che prevede anche una ricca programmazione pomeridiana (dalle 17,30) al Tortuga - Spazio libero di Poggibonsi con laboratori politici, letture, incursioni teatrali e apericena danzanti con musica dal vivo, saranno svelati nella conferenza stampa che si terrà il giorno prima della grande manifestazione, e cioè martedì 7 marzo alle 11.00 presso l’Aula Storica del Rettorato dell’Università di Siena, secondo la modalità che da sempre caratterizzano l’azione del Coordinamento Non una di meno Siena & Valdelsa, ovvero un’assemblea aperta a cui anche la cittadinanza potrà prendere parte.
Pubblicato il 2 marzo 2017