Senesi e Lattanzio: 'Regolamento Imu lungo e complesso, poca chiarezza'

I consiglieri di opposizione Raffaella Senesi e Fabio Lattanzio sui regolamenti presentati in consiglio

 MONTERIGGIONI
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La trasparenza e la semplificazione burocratica dovrebbero essere due elementi guida per una buona amministrazione, ma a quanto pare, ancora una volta, il Comune di Monteriggioni sembra andare nella direzione opposta”. Con queste parole i consiglieri del gruppo Per Monteriggioni, Raffaella Senesi e Fabio Lattanzio si esprimono in merito ai regolamenti Imu e Tari che sono stati presentati e votati durante l’ultimo consiglio comunale. I consiglieri hanno contestato i tempi molto stretti con i quali sono stati resi disponibili i documenti, in particolare quello sull’Imu, limitando molto la possibilità di analizzarli nel dettaglio. In particolare è il regolamento Imu ad essere considerato lungo e complesso, dal momento che è stato redatto ex-novo da uno studio di avvocati, con relative spese per la sua stesura.

Il regolamento Imu – hanno detto Senesi e Lattanzio – è veramente molto lungo e complesso e va ben oltre le linee guida indicate dall’Anci e le raccomandazioni dell’Ifel, andando a complicare il rapporto con imprese e cittadini. Dovrebbero essere regolamentati solo gli effettivi spazi di esercizio dell’autonomia comunale, senza ripetere le norme di base del tributo determinate in modo NON modificabile dalla legge. Il regolamento sulla Tari, invece, presenta alcuni punti poco chiari, che meriterebbero ulteriori approfondimenti. Il documento proposto dalla maggioranza viene giustificato sulla base dell’adeguamento normativo determinato dal calcolo del costo secondo i criteri ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Secondo la maggioranza questo adeguamento porterà ad un aumento dei costi. In realtà, la tipologia del nostro contratto di servizio ci mette al sicuro da aumenti ingiustificati, essendo parte di un’autorità d’ambito interprovinciale, con costi standard definiti e monitorati per ogni singolo servizio”.

Il regolamento che è stato presentato – aggiungono i consiglieri – non tiene conto delle opportunità che vengono offerte dall’autorità, anche grazie ai decreti in merito emanati durante il governo Gentiloni, rispetto al quale il contratto di servizio è stato modificato dall’autorità ATO Toscana Sud su richiesta di molti comuni, tra cui Monteriggioni, che al tempo divenne il primo comune nella sperimentazione. Il regolamento, inoltre, introduce una limitazione tariffaria per molte utenze non domestiche, le quali finora conferivano autonomamente in regime di convenzione presso impianti di recupero e smaltimento, beneficiando per questo di uno sconto tariffario nella parte variabile. Un’agevolazione della quale godevano molte aziende, soprattutto quelle ubicate nelle zone commerciali di Badesse e Pian del Casone”.

Così come ci è stato presentato – continuano Senesi e Lattanzio – questo nuovo regolamento Tari rischia di essere una vera e propria stangata per le  imprese, con un impatto fino al 30 per cento in più sulla parte variabile della Tari. L’attuale regolamento, inoltre, restringe l’avvio al recupero solo per gli impianti che eseguono subito la trasformazione dei prodotti, senza passare dalla trasformazione in materie prime seconde. Un’opportunità che, invece, prima avevamo e della quale beneficiavano in tanti conferendo i rifiuti in impianti di selezione o di avvio al riciclo. Per tutti questi motivi ci siamo sentiti in obbligo nel votare in modo contrario al nuovo regolamento sulla Tari, anche perché le nostre richieste di chiarimento non sono state soddisfatte durante la seduta consiliare. Al posto di un confronto costruttivo e chiarificatore abbiamo assistito ai soliti atteggiamenti aggressivi e altezzosi della maggioranza”.  

Da verifiche successive, inoltre – concludono Senesi e Lattanzio – abbiamo appreso che il nostro comune non sarà tra i beneficiari del ricalcolo dei flussi di rifiuti conferiti agli impianti e derivanti dalla riduzione del flusso turistico. Nonostante la comprovata riduzione del flusso di rifiuti in seguito all’emergenza sanitaria, il Comune non ha chiesto una loro rivalutazione. Si spera che a Monteriggioni il flusso turistico non sia diminuito. È l’ennesima prova di come l’attuale amministrazione sia completamente assente in questo ambito".

 
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Pubblicato il 5 ottobre 2020

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