Sopralluogo di Rossi in Val d'Elsa per esaminare i danni del maltempo
«Ho parlato stamani con Palazzo Chigi e spero davvero che si giunga rapidamente a questo risultato, in virtù del quale potremmo avere a disposizione subito 5 milioni per gli interventi di somma urgenza compiuti dai Comuni di tutte le aree colpite, e una cifra, ancora da identificare, per i danni dei privati. Se arriverà questo riconoscimento, inoltre, è mia intenzione realizzare un piano ulteriore di interventi di riduzione del rischio idraulico proprio per intervenire nelle zone ancora critiche come questa»
«Anche dal sopralluogo di stamani lungo il bacino dell'Elsa emerge con forza che gli interventi di riduzione del rischio idraulico fatti in questi anni hanno evitato che le piogge dei giorni scorsi provocassero un alluvione. E' l'ennesima riprova che i 100 milioni di euro che ogni anno spendiamo per la sicurezza idraulica sono stati spesi bene. In questo caso, per esempio, molto importante è stata l'azione della cassa di espansione Santa Giulia, che abbiamo appena finito di realizzare».
Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha sintetizzato gli esiti delle visite compiute in varie località della Val d'Elsa per verificare di persona i danni provocati dalle piogge dello scorso fine settimana e per identificare, insieme ai sindaci, le opere prioritarie da realizzare qualora venisse riconosciuto lo stato di emergenza nazionale, così come richiesto dalla Regione.
«Ho parlato stamani con Palazzo Chigi e spero davvero che si giunga rapidamente a questo risultato, in virtù del quale potremmo avere a disposizione subito 5 milioni per gli interventi di somma urgenza compiuti dai Comuni di tutte le aree colpite, e una cifra, ancora da identificare, per i danni dei privati. Se arriverà questo riconoscimento, inoltre, è mia intenzione realizzare un piano ulteriore di interventi di riduzione del rischio idraulico proprio per intervenire nelle zone ancora critiche come questa. In presenza dello stato di emergenza e, quindi, con un contributo statale cui potremmo aggiungere risorse regionali per giungere a una cifra complessiva di circa 50 milioni potremmo far partire i cantieri di queste opere già la prossima primavera. Nel caso di quest'area, l'opera su cui puntare è la costruzione di una cassa di espansi one a Ulignano, nel comune di San Gimignano, insieme ad alcune opere minori di regimazione idraulica. Costerebbe circa 10 milioni, quindi potrebbe rientrare pienamente in questo piano dando tanta sicurezza e tranquillità in più a tutto questo territorio».
Nel corso della sua intensa mattinata di sopralluoghi il presidente ha visitato le aree più colpite dalle recenti piogge: l'area di Pian di sotto a Certaldo, le zone dove l'Elsa è uscito a Badia a Elmi-La Steccaia e a Cusona e Zambra a San Gimignano e, nel comune di Monteriggioni, a visitare la nuova cassa di esponsaione Santa Giulia.
La cassa può recepire sino a 1 milione di metri cubi di acqua: in questo caso raccogliendone circa centomila ha limitato la portata dell'Elsa. «I danni che ho visto o che mi hanno segnalato - ha detto -riguardano alcune aziende e abitazioni e una parte limitata della viabilità vicina al fiume: sono ferite significative, ma imparagonabili a ciò che sarebbe potuto accadere se opere come la Cassa di Santa Giulia non ci fossero state. E questo ci spinge a ancora di più a proseguire in que sta azione preventiva, realizzando le opere necessarie per difendere il nostro territorio da un rischio purtroppo sempre più frequente».
Il consigliere del Pd in Regione Simone Bezzini ha accompagnato il presidente Enrico Rossi nei sopralluoghi a San Gimignano, Monteriggioni e Sovicille. «E’ evidente - ha spiegato - la lungimiranza delle scelte fatte dalla Regione Toscana negli ultimi dieci anni per la mitigazione del rischio idraulico. L’ondata di maltempo che si è abbattuta in questi giorni ha prodotto precipitazioni a livelli paragonabili a situazioni che in altri momenti storici hanno determinati effetti molto più gravi e rilevanti” Bezzini ha sottolineato quattro misure fondamentali che hanno consentito il contenimento del rischio idraulico: la riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica che ha dato un forte impulso all’attività di manutenzione dei corsi d’acqua; i programmi di investimento in casse d’espansione, gli argini; le normative per garantire la sicurezza del territorio finalizzare al contenimento del rischio idraulico e il potenziamento del sistema di protezione civile».
Bezzini ha poi sottolineato l’impegno ribadito con forza oggi sul territorio dal presidente Rossi. «Si tratta - sottolinea il consigliere Bezzini - della realizzazione di rilevanti opere finalizzate alla messa in sicurezza della zona confine tra le province di Siena e Firenze nei pressi delle località di Cusona, Zambra e non solo, situate nei comuni di San Gimignano e Tavarnelle-Barberino. La mitigazione del rischio idraulico è una strategia che va perseguita con determinazione e secondo un logica improntata alla programmazione e non all’emergenzialità. Bezzini, concludendo, ha sottolineato il buon lavoro fatto da Rossi che «ha spinto con coraggio in questa direzione superando la sottovalutazione diffusa che per troppo tempo ha imperversato su queste tematiche. Realizzare un argine, una cassa di espansione o pulire un fosso, sono attività che non producono like o standing ovation, ma che però prevengono disastri garantendo la sicurezza dei cittadini e delle attività economiche. Dai sopralluoghi è emersa la necessità di proseguire con i programmi di investimento, con la manutenzione del territorio e di integrare le infrastrutture esistenti tenendo conto di quanto emerso dall’esperienza di questi giorni».
A Sovicille
«Firmerò immediatamente gli atti necessari per la ripulitura del letto del Merse in quest'area». Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a conclusione del sopralluogo nell'area dove il fiume è esondato nel fine settimana scorso allagando un'area piuttosto estesa nel comune di Sovicille (Siena).
Dopo essersi recato nella frazione di Brenna e dopo aver visitato il ponte di Orgia, il presidente ha deciso di adottare subito una misura concreta: «Si tratta di un intervento necessario e indifferibile. Lo sollecitano i cittadini che abitano qui, lo sostengono i tecnici. E, a maggior ragione dopo questo sopralluogo anch'io sono convinto che la ripulitura del letto del fiume in questo tratto vada eseguita, e in fretta. In molte altre realtà interventi di questo tipo sono stati effettuati regolarmente dai Consorzi di Bonifica e i danni sono stati contenuti. Qui, per una serie di questioni, questi lavori non sono stati realizzati. Ma in una stagione come questa, con un rischio piogge che resta elevato, sono indifferibili».
Il presidente ha compiuto questo sopralluogo nell'ambito di una serie di visite effettuate stamani in varie aree del senese, da una parte per verificare i danni delle copiose piogge del fine settimana scorso, dall'altra per stabilire le azioni di prevenzione del rischio idraulico da mettere in atto per le zone più fragili.
Pubblicato il 22 novembre 2019