Oltre 400 persone con problemi di denaro di vario tipo (alcuni hanno provocato fallimenti aziendali, altri lottano per procurarsi i soldi per acquistare un regalo di compleanno alla figlia) accettano un invito a partecipare a degli strani giochi per bambini: chi vincerà tutti e sei le sfide avrà in ricompensa un montepremi milionario; la posta in gioco però è mortale.

Perché guardarla

Squid Game è arrivata sugli schermi di Netflix anche in Italia da qualche giorno, forse un po’ troppo in sordina, anche se molti pareri sono positivi. La serie coreana indaga le relazioni tra le persone: i dialoghi e gli sviluppi degli eventi sono lenti, soprattutto nei primi due episodi, ma risulteranno evidentemente pragmatici è ben assestati, conditi da un’atmosfera inquietante ma non splatter. Il tema dei giochi all’ultimo sangue è visto è rivisto ma la vera novità di Squid Game riguarda la pragmaticità della serie, il modo in cui rimane ben ancorata alla realtà. Via via ci affezioneremo ai personaggi del ‘gioco’, le loro biografie verranno approfondite in maniera tale da coinvolgere lo spettatore nelle loro storie. 

In sintesi, non guardate Squid Game se cercate magia, incanto, romanticismo oppure una commedia o sit-com in stile How i Met Your Mother: la nuova serie sudcoreana di Netflix è drammatica. Chiaro però, se avrete pazienza, saprà stupirvi e tenervi appesi ad un filo intrecciato con una buona sana dose di thriller e tensione.

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