Stadio di Castelfiorentino, domenica l’intitolazione alla giovane promessa della Juve
Domenica prossima allo Stadio Comunale di Castelfiorentino (ore 17.30) si svolgerà la cerimonia ufficiale per l’intitolazione dello stadio a Riccardo Neri, la giovane promessa della Juventus tragicamente scomparsa dieci anni fa a seguito di un incidente avvenuto nel centro sportivo di Vinovo (TO) in cui perse la vita anche Alessio Ferramosca
Domenica prossima allo Stadio Comunale di Castelfiorentino (ore 17.30) si svolgerà la cerimonia ufficiale per l’intitolazione dello stadio a Riccardo Neri, la giovane promessa della Juventus tragicamente scomparsa dieci anni fa a seguito di un incidente avvenuto nel centro sportivo di Vinovo (TO) in cui perse la vita anche Alessio Ferramosca.
Alla cerimonia interverrà il Sindaco, Alessio Falorni, l’Assessore allo Sport, Simone Bruchi, e numerose personalità del mondo del calcio. L’iniziativa, che si svolgerà al termine della partita, prevede la scopertura di una targa e di una gigantografia commemorativa, un omaggio alla memoria di Riccardo che proprio a Castelfiorentino mosse i suoi primi passi nel ruolo di portiere.
Come si ricorderà, l’iniziativa di intitolare lo stadio comunale a Riccardo Neri è stata presa dalla nuova Giunta Falorni lo scorso anno e all’inizio del 2016 è arrivato il via libera della Prefettura, peraltro in deroga alla normativa vigente la quale prevede che siano trascorsi almeno dieci anni rispetto al verificarsi dell’evento (l’incidente a Riccardo Neri e Alessio Ferramosca avvenne nel dicembre 2006).
Nel ricordo dei due giovani le famiglie hanno anche dato vita ad un’associazione (l’Associazione “Riccardo Neri e Alessio Ferramosca”) impegnata nell’organizzazione di eventi sportivi in memoria dei due ragazzi, con il fine di destinare il ricavato per iniziative di solidarietà, soprattutto a favore di bambini meno fortunati (anche attraverso il meccanismo delle adozioni a distanza).
“E’ per noi una cosa bellissima – osserva Franco Neri, padre di Riccardo – che lo stadio sia intitolato a mio figlio, un ragazzo che ha iniziato la sua carriera a Castelfiorentino. Fra i cittadini, e non solo gli sportivi, ho avuto modo di percepire in più occasioni l’apprezzamento per questa scelta, una dimostrazione di affetto da parte della popolazione che ho potuto riscontrare in occasione dei Memorial promossi ogni anno dalla nostra associazione”.
Oltre allo stadio comunale, l’Amministrazione Falorni ha già ottenuto dalla Prefettura l’autorizzazione a intitolare altri tre impianti sportivi a persone che tanto hanno dato allo sport castellano: Nedo Betti (Palazzetto dello Sport), Mario Gilardetti (Palazzetto Sportlandia) e Luigi Calvetti (Stadio Sussidiario).
«La cerimonia di domenica – sottolinea l’Assessore allo Sport, Simone Bruchi – è la prima che facciamo dopo il via libera della Prefettura, e ad essa seguiranno le altre. Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo obiettivo, che consentirà a Riccardo di essere ancora più presente nella memoria di tanti sportivi castellani e non. Mi piace pensare che tra 50 anni un bambino, leggendo il nome dello stadio comunale, comprenda chi era Riccardo e la sua storia, oltre che quella della sua splendida famiglia. Sono fiero di aver avuto la possibilità di conoscere la famiglia di Riccardo e tutta l’associazione Neri Ferramosca, che da un capitolo tragico è riuscita a fare del bene per tutti».
«Siamo felici – osserva il Sindaco, Alessio Falorni – di aver potuto dar corso ad una richiesta che ci era pervenuta da tutte le associazioni del calcio castellano. E’ grazie alla passione di ragazzi come Riccardo che lo sport è cresciuto notevolmente a Castelfiorentino negli ultimi cinquant’anni, stimolando sempre più l’Amministrazione Comunale ad impegnarsi per dotare il nostro territorio di impianti e strutture adeguate ad ogni disciplina sportiva. Un patrimonio che abbiamo il dovere di preservare e valorizzare, grazie anche all’impegno profuso dalle numerose associazioni da sempre presenti e attive nel nostro territorio, per offrire ai giovani una valida alternativa nel loro tempo libero e un’opportunità fondamentale nella formazione del loro carattere, della loro personalità. Non bisogna mai dimenticare – ha concluso Falorni – che lo sport è anche scuola di vita. I suoi valori li ritroviamo in vari momenti della nostra esistenza».
LA SCHEDA
Mario Gilardetti (scomparso nel 2011) faceva parte del gruppo di giovani castellani che nell’immediato dopoguerra, contagiati da un battaglione americano di stanza a Castelfiorentino (che nel tempo libero giocava a basket), dette vita alla creazione delle prime squadre di basket negli anni ’50, e successivamente, nel 1966, fondò insieme a Nedo Betti e Remo Parri l’Associazione Basket Castelfiorentino (ABC), assumendone la carica di presidente fino alla morte. “Da sempre appassionato delle squadre giovanili – si legge nella delibera della Giunta Comunale – Gilardetti è stato esempio per tutti i dirigenti nella salvaguardia dei valori, sociali prima che sportivi, che hanno portato ad essere l’ABC patrimonio indiscusso e punto di riferimento per tutta la comunità”. A lui si deve, peraltro, la creazione dell’officina ABC (fabbrica di canestri nata grazie ai suoi disegni e alle sue intuizioni) e la progettazione dei primi canestri con il braccio piegato, che ora si possono ammirare su tutti i campi di basket.
Nedo Betti (scomparso nel 2009) fu insieme a Gilardetti fondatore dell’ABC nel 1966, e tutti i risultati sportivi raggiunti dalla società nell’arco di quarant’anni “portano la sua firma, che rimane esempio tutt’oggi di fedeltà ai valori positivi che lo sport incarna”. “Betti – si legge ancora nell’atto della Giunta – era riconosciuto come il vero leader di questa società sportiva, che nel tempo ha saputo conquistarsi riconoscimenti anche a livello nazionale.” Fra le varie iniziative, viene ricordato in particolare il Trofeo Internazionale “Vasco Martini”, che ogni due anni accoglieva a Castelfiorentino le migliori squadre di basket nazionali e internazionali.
Luigi Calvetti (scomparso nel 2013) è stato un personaggio ben noto all’imprenditoria locale, avendo fondato nel 1972 la LPM Cornici, azienda leader nel settore tutt’oggi in attività. “Da sempre appassionato di musica e sport, ha dato notevole apporto all’attività calcistica di Castelfiorentino, prima come dirigente e poi come presidente della stagione sportiva 1996/1997. Sotto la sua guida è iniziata la rinascita della Società Sportiva Castelfiorentino, portando la prima squadra dal campionato di Eccellenza al Campionato interregionale (serie D come viene attualmente chiamato)” nella quale ha militato anche Luciano Spalletti. “Per un decennio Calvetti ha guidato la società castellana prestando attenzione non solo alla prima squadra, ma anche al settore giovanile, ristrutturandolo e potenziandolo, fino a portare i colori gialloblù ai massimi livelli dei campionati regionali”. Da ricordare anche la partita disputata nel 2014 tra le “vecchie glorie ’80-‘90” a un anno dalla sua scomparsa.
Riccardo Neri (scomparso nel 2006) aveva militato nella squadra giovanile di calcio del Castelfiorentino nel ruolo di portiere, fino a quando – nel 2005 – coronò il suo sogno passando alla Juventus. Nella squadra bianconera (Allievi nazionali) giocò quindi da portiere titolare e si aggiudicò subito il titolo Campioni d’Italia cat. Allievi, parando anche un rigore decisivo nella finale. Nel 2006 fu quindi convocato agli allenamenti con i portieri della prima squadra. Tutto sembrava andare per il meglio fino all’incidente, avvenuto il 15 dicembre 2006, quando rimase vittima di una caduta mortale nel laghetto ghiacciato del Centro sportivo della Juventus (a Vinovo) insieme all’amico Alessio Ferramosca. Nel ricordo dei due ragazzi è nata l’omonima associazione, impegnata nel restituire il sorriso e l’entusiasmo ai bambini meno fortunati (ben 300 mila euro donati dall’associazione in varie iniziative di solidarietà, grazie anche al “memorial” calcistico a loro dedicato).
Pubblicato il 5 ottobre 2016