Start up, firmato il protocollo fra Comuni di Poggibonsi e Certaldo e Associazioni

Integrazione fra spazi e competenze, assistenza gratuita in servizi e consulenze. E’ stato firmato il protocollo operativo fra i due Comuni di Poggibonsi e Certaldo e le Associazioni di categoria per favorire la nascita e lo sviluppo delle start up sul territorio

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

Integrazione fra spazi e competenze, assistenza gratuita in servizi e consulenze. E’ stato firmato (ieri 17 ottobre) il protocollo operativo fra i due Comuni di Poggibonsi e Certaldo e le Associazioni di categoria per favorire la nascita e lo sviluppo delle start up sul territorio.  

«Un progetto – dicono i Sindaci di Poggibonsi e Certaldo David Bussagli e Giacomo Cucini - in cui crediamo e che è volto a creare un contesto favorevole per le imprese giovani per potenziare l’innovazione in funzione della crescita economica del territorio. E’ una vocazione che ci appartiene e che sosteniamo, cogliendo pienamente le opportunità che si presentano per il territorio. Da qui la riconversione di spazi pubblici, ormai terminata, e il coinvolgimento delle Associazioni che nella loro quotidiana funzione di supporto alle attività imprenditoriali si sono messe a disposizione per offrire un’ampia gamma di servizi a supporto delle imprese. Il percorso va avanti e entra nella fase operativa».

Il progetto start up house. La Regione Toscana ha approvato un bando finalizzato a sostenere piccoli lavori di adattamento per spazi ed immobili da destinare all’esercizio di attività imprenditoriali con l’intento di favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile ed innovativa. I due Comuni hanno condiviso il progetto per offrire spazi individuando a tal fine immobili di proprietà. A Poggibonsi l’edificio in questione è la Casa di Chesino, ex biblioteca (costo dell’intervento 45mila euro, cofinanziamento regionale pari a 26mila euro). A Certaldo l’intervento riguarda il primo piano dell’edificio di via XX settembre, ex sede dell'ufficio tecnico comunale (costo 45mila euro, cofinanziamento regionale pari a 31.000 euro).

I due Comuni, uniti dall'avere entrambi beneficiato di un cofinanziamento regionale per riconvertire edifici pubblici in chiave di start up, hanno quindi deciso di fare sinergia per avviare in maniera congiunta la collaborazione con le Associazioni di categoria. Il percorso con le Associazioni si è avviato nel maggio scorso.

Le Associazioni che hanno firmato il protocollo sono: l’Associazione R.ETE Imprese Italia (in rappresentanza di CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) della Provincia di Siena, rappresentata da Carlo Conforti; Confindustria Toscana Sud - Gruppo Territoriale Valdelsa rappresentato da Carlo Locatelli; API  Siena - Associazione delle PMI di Siena Aderenti alla Confapi, rappresentato da Aviano Savelli; CNA Firenze rappresentato da Fabrizio Fallani e Elena Bardi, coordinatrice Area Empolese Valdelsa delegata dal Presidente Andrea Calistri; Confesercenti Firenze - Circondario Empolese Valdelsa rappresentato da Franco Brogi nella sua qualità di Presidente di Confesercenti Certaldo e  Nico Gronchi, Presidente regionale; Confindustria Firenze - Sezione Territoriale Empolese -  Valdelsa rappresentata da Simone Campinoti nella sua qualità di Presidente.

Gli impegni  - Le Amministrazioni hanno previsto la realizzazione di più moduli da destinare ad uso ufficio  e riguardanti distinti settori merceologici da destinare a sede di. La selezione delle imprese da insediare verrà effettuata dal soggetto gestore, soggetto incaricato da ciascun Comune per l’assistenza ed il tutoraggio all’avviamento di impresa.  

I due Comuni si impegnano a mettere reciprocamente a disposizione i rispettivi spazi disponibili e a realizzare una forte integrazione fra le due start up house, rendendo possibile la condivisione di servizi e strumentazioni in dotazione alle infrastrutture. Si impegnano, inoltre, nella fase di assistenza e tutoraggio all’avviamento di impresa, a far sì che siano messe reciprocamente a disposizione le esperienze e le competenze dei soggetti gestori, anche derivanti da specifici accordi sottoscritti con Università e/o centri di competenza presenti sui territori.

Le Associazioni di categoria si impegnano ad assistere le start up insediate nei moduli dei Comuni, in forma gratuita nei primi  6 mesi e a tariffa agevolate nei successivi periodi, mettendo a disposizione servizi a supporto alle imprese nella soluzione di problematiche gestionali. In particolare, durante il periodo di assistenza, le Associazioni di categoria forniranno alle start up insediate informazioni, approfondimenti, consulenza e assistenza su tutti gli aspetti che riguardano la gestione dell’impresa e dei rapporti che ne derivano con la pubblica amministrazione e il territorio in generale. I Comuni e le Associazioni di Categoria si impegnano inoltre a sviluppare azioni comuni per favorire l’individuazione delle risorse e degli strumenti esistenti o in fase di programmazione destinati allo sviluppo delle start up insediate; a diffondere informazioni sulle agevolazioni contributive e fiscali previste da leggi comunitarie, nazionali e regionali anche mediante iniziative congiunte di informazione e sensibilizzazione delle imprese insediate; a monitorare i risultati conseguiti e a valutare eventuali integrazioni del protocollo al fine del miglioramento dell’efficacia dello stesso.

Pubblicato il 18 ottobre 2016

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su