Start up house Casa di Chesino, tre imprese insediate

«Tre start up diverse, tre giovani imprese che hanno scelto Poggibonsi - dice il Sindaco David Bussagli - e questo fa piacere. L'obiettivo è stato ed è quello di costruire e promuovere un contesto favorevole per le imprese giovani. Questo è il senso del progetto Start up House, accompagnare l'impresa nei primi anni di vita auspicandone la crescita e il consolidamento. Un'opportunità per tutto il territorio»

 
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Sono tre le imprese insediate nella start up house alla Casa di Chesino e si occupano di turismo, innovazione e software gestionale. «Tre start up diverse, tre giovani imprese che hanno scelto Poggibonsi - dice il Sindaco David Bussagli - e questo fa piacere. L'obiettivo è stato ed è quello di costruire e promuovere un contesto favorevole per le imprese giovani. Questo è il senso del progetto Start up House, accompagnare l'impresa nei primi anni di vita auspicandone la crescita e il consolidamento. Un'opportunità per tutto il territorio».

Le tre start up. La più 'datata' quanto ad insediamento alla Casa di Chesino è l'impresa di Alessandro Cecchi, Platinum Adv Tour Operator, Incoming, che si occupa di turismo e vacanze per aziende e multinazionali straniere prevalentemente in Toscana. La seconda start up che si è insediata è ProMarsis, che si occupa di sviluppo software, contabilità industriale e analitica, soluzioni ICT e intelligenza artificiale per le aziende (con clienti che spaziano dalla cantieristica agli alberghi, ai liberi professionisti). Referente e socio è Luca Marsiglia. Ultima start up insediata (e anche la più giovane) è "OKHOS shop and go" che lavora ad una carrello spesa tecnologico innovativo sulla base di un brevetto industriale già registrato. Referente e socia è Sophie Ravel.

Il progetto start up house nasce con il bando della Regione Toscana volto a sostenere i lavori di adattamento per spazi ed immobili da destinare all'esercizio di attività imprenditoriali. Poggibonsi, come il Comune di Certaldo con cui il percorso è stato poi condiviso, ha partecipato al bando ed ha ottenuto il cofinanziamento con cui è stata riconvertita la Casa di Chesino, ex biblioteca comunale. Contestualmente ai lavori sono state coinvolte nel progetto le associazioni di categoria che hanno firmato un protocollo di intesa a sostegno del percorso in termini di supporto e servizi.

«Abbiamo recuperato un immobile in disuso facendone una 'casa' per start up - dice Bussagli - Nel tempo vi sono stati sopralluoghi e interessamento da parte di imprese non soltanto locali, anche grazie al lavoro di animazione che Terre di Siena lab, soggetto gestore, svolge per Poggibonsi e per altri comuni della provincia che hanno creduto in questa tipologia di progetto. Sapevamo e sappiamo che l'insediamento delle start up è un percorso non banale, un tema complesso a Poggibonsi come ovunque. Ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci con l'auspicio che altre imprese si aggiungano a quelle presenti e che questo luogo possa diventare un incubatore di start up in grado poi di camminare sulle proprie gambe».

Il bando resta infatti sempre aperto. I moduli variano dai 23,90 metri quadri ai 29,27 metri quadri, con affitto mensile che varia da 215 a 263 euro (comprensivo di utenze gas, acqua, energia elettrica, e accesso ad internet). Tutti gli spazi dispongono di impianto elettrico, impianto di illuminazione e riscaldamento, accesso ad internet, sala riunioni, servizi igienici condivisi. Terre di Siena Lab si occupa di selezionare le imprese da insediare nella struttura e di assisterle con funzione di tutoraggio, supporto e collegamento con il sistema produttivo, nonché assistenza tecnica a supporto della nuova iniziativa economica.

Tutti i requisiti per partecipare sono nel bando pubblicato su www.terredisienalab.it

Pubblicato il 8 marzo 2019

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