Nel 2021 stimate 4,7 milioni di presenze in più in Toscana

Il 2020 è stato un anno nero per il turismo. Nel 2021 la situazione rimane molto incerta, le prime previsioni parlano di una ripresa a partire dalla tarda primavera

 TOSCANA
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Il 2020, in Toscana, ha registrato un -60% di arrivi e le ipotesi per il 2021 prevedono un anno comunque difficile per la regione, ma con una ripresa del settore grazie al turismo domestico e di prossimità.
Le stime del Centro Studi Turistici di Firenze sono tratte dai dati "ufficiali" provvisori raccolti dalle singole Amministrazioni Pubbliche per il 2020. L'analisi che è stata fatta sul 2021 è statarealizzata con interviste ad un panel significativo di imprenditori ricettivi dell Toscana, Tour Operator incoming della regione e Tour Operator outgoing di mercati esteri.

In base alle stime del Centro Studi Turistici di Firenze, nel 2020 le strutture ricettive toscane hanno totalizzato un numero di arrivi di 5,7 milioni, con oltre 8,8 milioni di turisti in meno (-60,6%) rispetto al 2019. Per quanto riguarda i pernottamenti, la stima è di 21,4 milioni, con una conseguente perdita di 27 milioni di turisti (-55,8%). Le presenze degli italiani calano quindi al -34,4%, mentre quelle dei turisti stranieri al -76,1%.

Gianfranco Lorenzo, direttore del settore di Ricerca di CTS di Firenze spiega: “Il 2020 è stato un anno nero per il turismo in Toscana, a causa dell’emergenza sanitaria. Nel 2021 la situazione rimane molto incerta: le prime previsioni parlano di una ripresa a partire dalla tarda primavera, ovviamente legata all’andamento della situazione sanitaria”, come riportato dal Centro Studi Turistici.

Le prospettive economiche a breve termine rimangono incerte, sebbene sia partita la campagna vaccinale che dovrebbe porre fine alla pandemia. Infatti, con gli spostamenti limitati fino alla prima parte del 2021, molte attività produttive sono frenate, con delle gravi conseguenze per l'occupazione e la capacità di tenuta delle piccole imprese.

“In un contesto come questo, nel 2021 più che un superamento delle difficoltà si potrebbe registrare un “rimbalzo” della domanda, dopo un anno in cui la dimensione del mercato si è contratta fino a toccare i valori registrati alla fine degli anni 60”, continua Gianfranco Lorenzo.

Le stime di CST Firenze per il 2021 sembrano prevedere una crescita del +28,8% per quel che concerne gli arrivi, pari a oltre 1,6 mln di visitatori in più, mentre i pernottamenti dovrebbero aumentare del +22,3%, pari a 4,7 milioni in più. La ripartenza dei mercati stranieri potrebbe dare i primi segnali tra la tarda primavera-inizio estate, in particolare da quelli europei e di prossimità, con un +45,6% dei pernottamenti. La crescita di presenza degli italiani è stimata al +13,2%, rimanendo la componente di mercato prevalente. 

“Il 2021 si caratterizzerà ancora una volta per i viaggio di prossimità e i principali mercati saranno ancora quelli di breve e medio raggio - termina Gianfranco Lorenzo, direttore del settore Ricerca CST Firenze - anche quest’anno saranno gli italiani a dare il contributo maggiore al mercato, spostandosi soprattutto in auto o in treno, e rimanendo tra i confini della propria regione o tra regioni limitrofe”.

Ecco le 5 principali tendenze del settore per il 2021 rilevate da CST Firenze:

1. Prenotazioni last-minute e flessibilità: i turisti sceglieranno rapidamente nei periodi più tranquilli, a causa del clima di incertezza dovuto alle restrizioni per gli spostamenti. Inoltre, le persone preferiranno prenotazioni anticipate a tariffe scontate, purché non prevedano penali in caso di annullamento.

2. Preferenza per mete meno battute: in questo anno di "distanziamento sociale" predomineranno le scelte per destinazioni diverse da quelle classiche ed immerse nella natura.

3. Prima ripresa per i viaggi di gruppo: anche i viaggi di gruppo ripartiranno, principalmente per ricorrenze particolari e per "stare insieme".

4. Outdoor e Slow tourism: torneranno ad affermarsi le forme di slow tourism, a partire dai borghi al trekking, cicloturismo, ecc...

5. Nuove tecnologie: il turista del 2021 vorrà essere sempre connesso e quindi alla ricerca di servizi digitali evolutivi, indipendentemente dalla destinazione e motivazione del viaggio.

(Fonte: Centro Studi Turistici di Firenze)

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Pubblicato il 18 febbraio 2021

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