"Su Per Colle": «Nessuno vuole l'abbattimento dei tigli in Piazza Nova, a meno che non costituiscano un pericolo per i cittadini»
In relazione alle discussioni sorte nelle ultime settimane a Colle di Val d'Elsa, riguardanti il progetto di ammodernamento di Piazza Bartolomeo Scala, il consiglio direttivo della lista civica "Su Per Colle" ha deciso di esprimere la propria opinione sulla questione, in particolare sulla possibile rimozione degli storici tigli presenti nella piazza
In relazione alle discussioni sorte nelle ultime settimane a Colle di Val d'Elsa, riguardanti il progetto di ammodernamento di Piazza Bartolomeo Scala, il consiglio direttivo della lista civica "Su Per Colle" ha deciso di esprimere la propria opinione sulla questione, in particolare sulla possibile rimozione degli storici tigli presenti nella piazza.
«Non esiste alcuna decisione ufficiale che preveda il taglio degli alberi, nè vi è, da parte dell'amministrazione comunale, la volontà di procedere all'abbattimento dei tigli a qualsiasi costo - si legge in una nota -. E' stata semplicemente richiesta una perizia, fatta da personale specializzato, che accerti l'attuale stato di salute dei tigli stessi, appurando se possano essere conservati nel futuro assetto della piazza senza costituire un pericolo per i cittadini. Comprendiamo i sentimenti di chi, come noi, è cresciuto con il ricordo della loro presenza in quella che per tutti i colligiani è semplicemente Piazza Nova, e non desideriamo che le future generazioni debbano fare a meno di una delle memorie storiche della nostra città. In caso venisse comprovato che una o più piante potessero causare danni a cose o persone, la questione non sarebbe più di volontà, ma di necessità: già troppe volte in Italia si è corsi ai ripari a tragedie già accadute».
Il consiglio direttivo di "Su per Colle" conclude auspicando «che qualora dovesse rivelarsi inevitabile l'abbattimento di parte dei tigli, l'amministrazione comunale provveda a includere nel nuovo progetto l'innesto di nuovi arbusti di congrua dimensione».
Infine in risposta alle critiche giunte dalle opposizioni: «Non abbiamo potuto fare a meno di riscontrare contraddizioni con l'operato delle amministrazioni precedenti. Le persone che adesso si ergono a strenui difensori dei tigli di Piazza Nova dove erano quando vennero tagliati gli alberi di fronte al Teatro del Popolo? Dov'erano quando vennero buttate giù le piante in Piazza Arnolfo? Dov'erano quando venne deciso di abbattere l'immenso cedro del Libano sito in Piazza Sant'Agostino?».
Pubblicato il 24 marzo 2016