Terremoto in Albania: soccorsi anche dalla Toscana
Il team è composto da 65 unità specializzate USAR (Urban Search and Rescue), 44 dalla Toscana e 21 dal Lazio, per la ricerca e il soccorso tra le macerie, sezioni operative da Puglia e Campania, integrate con personale medico dell'AREU della Regione Lombardia. In Albania anche ingegneri e tecnici del Corpo nazionale esperti nella valutazione speditiva di strutture lesionate e analisi del danno a seguito di terremoto. Sarà compito delle squadre italiane garantire il soccorso alla popolazione e il supporto alle autorità locali nelle attività di valutazione dell’agibilità di strutture interessate da crolli e lesioni
Sisma in Albania, giunte a Tirana tra la sera di ieri e questa mattina 175 Vigili del fuoco, molti dei quali già al lavoro tra Durazzo e Shijak in aiuto alla popolazione. Il team è composto da 65 unità specializzate USAR (Urban Search and Rescue), 44 dalla Toscana e 21 dal Lazio, per la ricerca e il soccorso tra le macerie, sezioni operative da Puglia e Campania, integrate con personale medico dell’AREU della Regione Lombardia. In Albania anche ingegneri e tecnici del Corpo nazionale esperti nella valutazione speditiva di strutture lesionate e analisi del danno a seguito di terremoto. Sarà compito delle squadre italiane garantire il soccorso alla popolazione e il supporto alle autorità locali nelle attività di valutazione dell’agibilità di strutture interessate da crolli e lesioni.
Disponibilità all'accoglienza
La Protezione civile della Regione Toscana ha dato la disponibilità al Dipartimento nazionale ad attivare un modulo della Colonna mobile regionale denominato “assistenza alla popolazione” per l’accoglienza di 250 persone.
Il modulo “assistenza alla popolazione” è composto da 32 tende in grado di ospitare 8 persone l’una, brande, coperte, riscaldatori. Inoltre saranno montati i servizi igenici, una cucina da campo, due tendoni dedicati alla mensa e alla Si socialità e i gruppi elettrogeni necessari a garantire l’energia elettrica in tutto il campo. Nel momento in cui il Dipartimento nazionale deciderà l’invio partiranno dalla Toscana 10 operatori della Protezione civile regionale e 50 volontari. La città più colpita è Durazzo dove c’è stato l’epicentro. Il primo sisma, di magnitudo 6.5, è stato registrato alle 3.54.
Intanto si continua a scavare anche a mani nude. Al momento non risultano italiani coinvolti. Sono oltre 600 le persone ferite, 15 le vittime. Tanta la solidarietà per il popolo delle Aquile. Per gli italiani che si trovano in Albania c’è un numero di telefono di emergenza connazionali dell’Ambasciata: 00 355 42 274 900.
La centrale del 118 di Pistoia-Empoli come CROSS
La Centrale Operativa 118 di Pistoia Empoli è stata attivata stamani dal Dipartimento di Protezione civile nazionale come CROSS (Centrale Remota per le Operazioni di Soccorso Sanitario) per gestire le evacuazioni di pazienti dalle zone terremotate dell'Albania verso l'Italia. Si tratta della prima attivazione della Centrale Remota per soccorsi al di fuori dei confini nazionali. La Centrale operativa 118 di Pistoia-Empoli è attualmente quella in turno a livello nazionale per il coordinamento dei soccorsi sanitari urgenti.
«Immediatamente - informa il dottor Piero Paolini, direttore della Centrale operativa 118 Pistoia e Empoli e referente sanitario regionale per le grandi emergenze - sono state attivate tutte le procedure necessarie per gestire i soccorsi e il trasporto di pazienti in Italia, il che significa la ricerca di posti letto e la disponibilità di elicotteri addetti al soccorso sanitario. Questa ricerca viene effettuata attraverso i Referenti sanitari per le Grandi Emergenze che ogni Regione ha individuato».
«Allo stato attuale fa sapere ancora Paolini - stiamo gestendo il trasferimento a mezzo elicottero di due gravi e giovani pazienti dall'ospedale di Tirana al policlinico di Bari e all'ospedale Venere, sempre di Bari. La CROSS è costantemente in contatto con il Dipartimento di Protezione Civile a Roma e con i suoi funzionari presenti a Tirana presso il Ministero della Salute».
«La scelta della Centrale operativa del 118 di Pistoia e Empoli come CROSS, circa tre anni fa, ci aveva riempito di orgoglio e spronato anche a fare del nostro meglio per continuare a meritare questo ruolo - è il commento dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - Il terremoto che ha colpito duramente l'Albania è la prima occasione per coordinare i soccorsi fuori dai confini nazionali. Un grazie a tutti quanti, operatori e volontari, contribuiscono a far funzionare al meglio la CROSS».
«La centrale CROSS - ha detto l'assessore alla Protezione civile Federica Fratoni - ha rappresentato un grande investimento per la Regione Toscana nelle grandi emergenze, tanto che siamo diventati un punto di riferimento a livello nazionale e questa nostra funzione oggi assicura un supposto a popolazioni duramente colpite dal sisma alle quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà. Un ringraziamento va soprattutto agli operatori e ai volontari toscani che sono impegnati in Italia e a Durazzo e nelle aree colpite dal sisma per il grande impegno e per il lavoro prezioso che stanno offrendo».
La CROSS funge da interfaccia tra la zona colpita dalla calamità (che in questo caso è fuori d'Italia) e tutte le regioni, attraverso il Dipartimento nazionale di Protezione civile. Svolge le attività sanitarie di emergenza, fornendo ambulanze, elisoccorsi, moduli sanitari con posti medici avanzati e la ricerca di posti letto al di fuori della zona interessata dall'evento. Questi gli eventi in cui la CROSS di Pistoia-Empoli è stata attivata entro i confini nazionali: terremoto del Centro Italia del 30 ottobre 2016; hotel Rigopiano gennaio 2017; terremoto di Ischia agosto 2017; crollo del ponte Morandi agosto 2018.
Pubblicato il 27 novembre 2019