Tignano Festival, l'intramontabile messaggio di Tiziano Terzani tra ambiente e spiritualità
Video, brani audio, citazioni dai suoi libri, racconti e aneddoti. Il ritratto di un grande saggio e filosofo del nostro tempo, che amava ripetere: "L'unica, grande maestra è la natura"
Sabato 15 luglio alle ore 21.15 al Tignano Festival torna l'attualissimo messaggio di Terzani a quindici anni dalla scomparsa. Video, brani audio, citazioni dai suoi libri, racconti e aneddoti. Il ritratto di un grande saggio e filosofo del nostro tempo, che amava ripetere: "L'unica, grande maestra è la natura".
Relatori: Gloria Germani e Alberto Bencistà
Ingresso libero
Durante l'incontro saranno letti brani dai suoi bellissimi libri, in larga parte autobiografici. Nell'ordine: dal primo libro sulla guerra in Vietnam, "Pelle di Leopardo" a quello che lo ha staccato dal giornalismo, "Un indovino mi disse", al libro con cui si impegnò per la pace dopo l'11 settembre "Lettere contro la guerra", fino al racconto del suo rapporto con la malattia e con la morte "Un altro giro di giostra". Le scelte e gli approdi non convenzionali di Terzani sono scanditi dall'intrecciarsi con la storia del Novecento, analizzata da un punto di vista non consueto perché non eurocentrico: l'essenza del comunismo in Cina e in Cambogia, quella del capitalismo in Giappone e in Occidente, il grande problema della globalizzazione e la svolta epocale segnata dall'11 settembre 2001.A quindici anni di distanza, la sua posizione contro la guerra in Afganistan e in Iran, la battaglia contro l'economia che schiaccia le nostre vite, l'accettazione serena della malattia e della morte fino a sperimentare al momento del trapasso uno stato di beatitudine lo rendono una delle voci più profetiche del nostro tempo. Un pioniere della non violenza intesa come digiuno dal consumismo, l'attenzione rivolta a tecnologie più semplici e più umane e un ritorno alla natura e a una dimensione spirituale.
Nato a Firenze in una famiglia modesta, Tiziano Terzani ( 1938-2004) è diventato un giornalista internazionale tra i più famosi e apprezzati. Ha speso tutta la sua vita adulta in Asia, seguendo in presa diretta la guerra del Vietnam, l'olocausto in Cambogia, la Cina del dopo Mao, il boom del capitalismo in Giappone, la fine del comunismo in Russia nel 1991. Ha abbandonato il giornalismo a soli 58 anni ma attraverso i suoi libri, soprattutto gli ultimi, è diventato una delle guide spirituali più seguite e amate dei nostri tempi difficili. Il suo sguardo acuto e indipendente sulle conseguenze dello sviluppo industriale in Asia ha regalato una visione profetica della crisi economica, ecologica ed esistenziale che viviamo oggi in Occidente. Da qui il suo congedo consapevole dal sogno comunista, ma anche dal mito del capitalismo che fa di tutto il mondo un mercato e di tutti gli uomini dei consumatori a cui vendere prima gli stessi desideri, poi gli stessi prodotti. La natura ritorna ad essere con lui "la grande Maestra ". Terzani abbraccia le antiche sapienze orientali, che negli ultimi anni si sono dimostrate in sorprendente sintonia con le scoperte della fisica quantistica e subatomica, e sostiene una rivoluzione che ci possa portare a un vivere più naturale, più legato al bene comune, più frugale ma anche relazionale e affettivo. Dopo quella francese, quella russa e quella vietnamita, Terzani si fa paladino di una "rivoluzione della coscienza" che smascheri finalmente l'illusione che la felicità consista nel possesso delle cose.
Gloria Germani, laureata in filosofa occidentale e poi in filosofia orientale, viaggia spesso in Asia e lavora nell'industria culturale. E' la maggiore esperta del pensiero di Tiziano Terzani al quale ha dedicato tre libri: Tiziano Terzani: la rivoluzione dentro di noi (2008), Tiziano Terzani: la forza della verità (2015) e il volume dedicato a Terzani nella collana di Serge Latouche, "I precursori della Decrescita". E' attivista della Decrescita Felice e dell'Ecologia profonda . «Lo scopo è quello di costruire quella rivoluzione culturale che ci permetterà di fronteggiare le tante crisi che stiamo vivendo» dichiara lei stessa.
Alberto Bencistà è stato sindaco di Greve in Chianti dal 1978 al 1990 e poi nel 2009, è stato anche assessore regionale all'agricoltura della Toscana. Ha guidato la nascita del Bio distretto comunale per la tutela e valorizzazione delle produzioni biologiche, prendendo posizione contro gli inceneritori a favore della strategia Rifiuti Zero. Quando era studente di Giurisprudenza, negli anni Settanta, ha conosciuto direttamente Terzani, di cui ci offre un'inedita e vivace testimonianza.
Pubblicato il 14 luglio 2017