Tignano Festival, premiato Mauro Corona con l'opera “Il Giorno Dopo”
Un riconoscimento più che un premio, definito così dallo stesso Corona, quello attribuitogli dal Comitato culturale di Tignano a omaggiare i tanti anni durante i quali l'alpinista, scultore e scrittore friulano ha sensibilizzato l'opinione pubblica su tanti temi legati all'ambiente, alla natura e alla vita attraverso le sue opere e i suoi interventi sui media
Ieri non sono certo mancate le grandi emozioni durante l'incontro con Mauro Corona al 29° Tignano Festival per l'Ambiente e l'Incontro tra i Popoli. Si percepivano forti fin dall'inizio l'affetto e la curiosità dei tanti presenti. Un riconoscimento più che un premio, definito così dallo stesso Corona, quello attribuitogli dal Comitato culturale di Tignano a omaggiare i tanti anni durante i quali l'alpinista, scultore e scrittore friulano ha sensibilizzato l'opinione pubblica su tanti temi legati all'ambiente, alla natura e alla vita attraverso le sue opere e i suoi interventi sui media.
Un dipinto dell'artista Patrizio Landolfi intitolato “Il Giorno Dopo” il riconoscimento in questione; una tecnica mista su tela che fa parte della serie "Le frammentazioni". Dopo aver presentato l'anno passato un'antologica in Palazzo Medici Riccardi e a seguire una personale alla Pall Mall Gallery di Londra, Landolfi ha in preparazione per le prossime settimane un'altra personale alla Mediolanum Art Gallery di Milano. «Al di là di cosa possa essere accaduto il giorno prima, ogni volta che il sole sorge ci vengono offerte nuove opportunità per fare meglio ed essere migliori – ha spiegato l'autore, reduce dalla Notte dei Musei di San Pietroburgo - ed è così che possiamo dare un senso all'intelligenza e alla coscienza che ci contraddistingue come esseri umani».
Sul palco, insieme al presidente Paolo Gianni e al pittore, il giornalista Domenico Guarino che si è divertito a moderare un istrionico e divertente Corona e che ha sottolineato la bellezza di un linguaggio efficace, essenziale e privo di orpelli usato nel romanzo “La Via del Sole” presentato durante l'evento.
Tra citazioni di autori quali Fernando Pessoa o Jorge Luis Borges tanti i momenti esilaranti della serata dove Corona ha confessato persino la propria conflittualità nelle relazioni d'amore con l'altro sesso. La donna, secondo l'autore, non rende a se stessa il giusto posto che merita nella società, ma si aggrappa piuttosto a illusori modelli culturali che ne svalutano la centralità che dovrebbe avere.
In altri passaggi si è percepita forte la determinazione, profondità e sensibilità del “Corona pensiero”: l'importanza fondamentale dei genitori nella formazione dei bambini, la bellezza della condivisione dei più semplici momenti di amicizia quotidiana, il valore centrale del tempo presente e l'illusorietà di una politica che si ostina a promettere e a non mantenere.
Il suo pensiero e la sua naturalezza hanno ricordato in qualche misura l'approccio sacro degli indiani d'America a Madre Terra; una natura in definitiva generosa, che ci offre doni e ci parla, ma che noi non ascoltiamo, dimenticando di esserne parte integrante in qualità di ospiti senza un ruolo necessariamente preponderante.
Nella foto da sinistra: Patrizio Landolfi, Mauro Corona e Paolo Gianni
Pubblicato il 15 luglio 2016