Toscana Civica: "Da troppi anni le infrastrutture in Valdelsa sono ferme"

L'intervento del candidato consigliere Paolo Bartali

 VAL D'ELSA
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"Vogliamo un piano di sviluppo infrastrutturale per la Valdelsa, da realizzare entro e non oltre 10 anni, a partire dalla mobilità green, per la quale ci sono appositi fondi europei. Serve una progettualità unitaria della mobilità dolce, un collegamento tra Francigena e la ciclabile del Tirreno che si snodi lungo i Comuni della Valdelsa, e che possa essere utilizzata sia da residenti che da turisti".

"Purtroppo di infrastrutture si parla solo prima delle elezioni e ogni 5 anni, quando qualcuno del partitone viene a promettere l'elettrificazione della Ferrovia, che nel 2020 è ancora a gasolio e a un binario, o una messa in sicurezza dell'Autopalio. Come Toscana Civica vogliamo invece iniziare a finanziare la messa in sicurezza della SS 68 tra Colle e Volterra, ricollegando anche Castel San Gimignano, allargare di almeno un metro e mezzo la provinciale di Mensanello, ammodernare gli ultimi 4 km della Via delle Galleraie fino al bivio di Radicondoli e dare nuova vita alla ciclabile sulla ex ferrovia, che potrebbe essere oggetto di un progetto di valorizzazione, anche con l'utilizzo di mezzi elettrici".

"Serve anche mettere in sicurezza molti incroci in Valdelsa, e richiedere una manutenzione ordinaria in molti luoghi dove manca. Da almeno 30 anni non si vede la realizzazione di nuove infrastrutture: la Valdelsa, che è uno dei poli produttivi per eccellenza, non può permettersi questo gap nei confronti del resto della Regione. Per Toscana Civica le infrastrutture piccole e medie, utili al territorio, sono la priorità per i prossimi 5 anni di amministrazione Regionale".

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Pubblicato il 15 settembre 2020

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