Toscana, più giovani in agricoltura per favorire competitività e innovazione
I giovani devono impegnarsi a realizzare un piano aziendale di sviluppo della durata massima di 36 mesi e continuare l'attività agricola per almeno 5 anni dal momento in cui ricevono l'ultimo pagamento. Per poter accedere al Pacchetto occorre inoltre possedere adeguate conoscenze e competenze professionali ed acquisire la qualifica di IAP (imprenditore agricolo professionale)
Il settore agricolo in Toscana è fortemente caratterizzato da uno storico invecchiamento della forza lavoro: solo il 4,6% delle aziende (censimento Istat) sono gestite da under 35 contro il 54,8% con oltre 60 anni. L'età media degli agricoltori è di 62 anni. Un dato questo che risulta comune in Italia e anche nel resto della UE.
La scarsa presenza di giovani comporta ripercussioni negative: abbandono del territorio, riduzione delle attività economiche e perdita di dinamicità imprenditoriale delle aree rurali. In sintesi: un limite per la competitività e l'innovazione proprio mentre il "made in Italy " è richiesto in tutto il mondo. Con il bando "Aiuto all'avviamento di imprese per giovani agricoltori - Pacchetto Giovani - 2015" – misura all'interno del progetto Giovanisì - si è inteso favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo. Il bando chiamato anche "Pacchetto Giovani " è destinato a persone fra i 18 e i 40 anni e consente di ottenere un premio di primo insediamento pari a 40 mila euro (50.000 in zone montane), ma anche di accedere a più misure del Programma di Sviluppo Rurale otte nendo contributi pari al 50% (60% in zone montane) sugli investimenti effettuati per un ammontare minimo di 50 mila euro finalizzati all'ammodernamento delle strutture, delle dotazioni aziendali e alla diversificazione delle attività agricole (es. agriturismo)
I giovani devono impegnarsi a realizzare un piano aziendale di sviluppo della durata massima di 36 mesi e continuare l'attività agricola per almeno 5 anni dal momento in cui ricevono l'ultimo pagamento. Per poter accedere al Pacchetto occorre inoltre possedere adeguate conoscenze e competenze professionali ed acquisire la qualifica di IAP (imprenditore agricolo professionale).
«L'attenzione ritrovata dei giovani per l'agricoltura è importantissima, in particolare per una regione come la nostra". Così il presidente Enrico Rossi si è espresso oggi in relazione all'iniziativa realizzata in sala Pegaso alla quale hanno partecipato molti giovani che hanno scelto la terra per il loro futuro e sono stati finanziati con i bandi della Regione Toscana.
«Abbiamo - ha detto Rossi - supportato questa scelta con politiche forti. Avevamo emesso un bando con una dotazione di 40 milioni di euro, che abbiamo alzato a 100 milioni perchè le domande sono state moltissime. In questo modo circa 700 imprese giovanili - ha continuato Rossi - avranno i nostri contributi e questo produrrà, nell'arco di 3 o 4 anni, un aumento dell'occupazione nel settore di circa 6 mila posti».
«E' un fatto straordinario - ha aggiunto Rossi - perchè la Toscana si fonda sull'agricoltura, in termini di paesaggio e di identità, oltre che per un gran numero di produzioni DOP e IGP. L'ultima è quella del pane Toscano - ha continuato - e anche questo produrrà i suoi buoni effetti».
Rossi ha inoltre sottolineato l'importanza della scelta della terra. «E' molto bello - ha detto - che i giovani riscoprano questa attività dopo anni nei quali sembrava che i soldi si facevano solo scommettendo in borsa. E' bene che si ritrovi la passione di produrre ciò che è essenziale per la vita, noi in fondo siamo quello che mangiamo, e ci si misuri con i valori e non solo con il profitto che deriva dalla finanza».
Rossi ha concluso ribadendo il suo giudizio che i giovani non siano "choosie". «Se vengono create le condizioni - ha concluso Rossi - i giovani sono ben felici di affrontare anche lavori pesanti, e non mi riferisco solo alla terra, ma anche, ad esempio, all'impegno nella sanità. L'importante è che la società li supporti. Penso che la scelta dei giovani per l'agricoltura porti buone prospettive per il futuro della Toscana e noi dobbiamo sostenere questi giovani».
Boom di domande con l'ultimo bando. La giunta ha alzato la disponibilità a 100 milioni
Il bando, pubblicato il 1 luglio 2015, è scaduto nel mese di novembre e le domande pervenute sono state 1761 con il coinvolgimento di 2.014 giovani, poiché era stata data la possibilità di accedere al bando anche in forma di società. Le risorse complessivamente richieste sono state pari a circa 233 milioni di euro di cui 103 milioni destinati all'ammodernamento delle strutture e alle dotazioni aziendali e circa 44 milioni destinati alla diversificazione dell'attività agricola oltre a 86 milioni che costituiscono il premio per l'avviamento dell'impresa.
La maggior parte delle domande proviene dalle province di Grosseto (18%) e Siena (17%) territori tradizionalmente a vocazione agricola ma con una rilevante presenza anche delle zone montane dove la prosecuzione dell'attività agricola riveste notevole importanza anche dal punto di vista della salvaguardia del territorio. Riguardo alle tipologie di aziende che hanno presentato domanda si hanno 1307 aziende individuali (74%) e 454 società.
Lo stanziamento iniziale di 40 milioni di euro è stato elevato dalla giunta regionale a 100 milioni in modo da poter finanziare 686 domande, un numero superiore al doppio rispetto a quelle che sarebbe stato possibile con la dotazione iniziale.
Il numero totale dei giovani che potranno essere finanziati è pari a 793 grazie alla possibilità di accedere al bando anche in forma associata.
Programma di Sviluppo Rurale e Giovanisì: connubio vincente per aiutare le nuove imprese giovani
In precdenza con il Programma di sviluppo Rurale 2007-2013 sono stati finanziati circa 1500 nuovi giovani imprenditori agricoli di cui circa 360 con il Pacchetto Giovani 2012 (misura all'interno del progetto Giovanisì). Il "Pacchetto Giovani 2012 " ,con una spesa di 31 milioni di euro, ha consentito ai 360 nuovi giovani imprenditori di accedere a più misure del PSR attraverso lo sviluppo di un progetto o programma di investimento che prevedeva la possibilità di ricevere non solo un premio (da 20 mila a 40 mila variabile in funzione dell'entità degli investimenti previsti) ma anche contributi (dal 20 al 60 % a seconda della tipologia di spesa) sugli investimenti ammessi a finanziamento. L'esperienza è stata positiva sotto il profilo della possibilità data a giovani agricoltori di iniziare un'attività imprenditoriale con maggiore consistenza di investimenti iniziali.
Gli ultimi bandi destinati ai giovani in agricoltura sono inseriti all'interno del progetto Giovanisì
della Regione Toscana, che mira all'autonomia dei giovani ed è finanziato con risorse nazionali, regionali ed europee. Giovanisì ha sistematizzato ed integrato le politiche giovanili regionali già in vigore e le ha arricchite con nuove linee di intervento stanziando, a partire da giugno 2011, oltre 690 milioni di euro. In agricoltura la Regione nell'ambito di Giovanisì promuove il ricambio generazionale, con l'obiettivo di aumentare la redditività e competitività del settore, attraverso l'insediamento di giovani agricoltori.
Nuovo "pacchetto Giovani" anche nel 2016 per finanziare il maggior numero di imprese
Un nuovo bando "Pacchetto Giovani" per l'annualità 2016 sarà pubblicato entro luglio successivamente all'approvazione delle revisioni richieste al Programma di Sviluppo Rurale. Fra le novità ci sarà la possibilità di presentare domanda anche ai giovani che hanno acquisito la partita IVA nei 12 mesi precedenti la domanda anzichè nei 6 precedenti alla domanda stessa, come nel bando precedente. Grazie a questo la Regione consentirà ai numerosi giovani che non sono risultati finanziabili per mancanza di risorse, di poter ripresentare domanda, e si permetterà ad un numero maggiore di giovani di poter accedere agli aiuti incentivando così il ricambio generazionale.
Pubblicato il 6 maggio 2016