Truffa del finto incidente, preso l'uomo che aveva raggirato un'anziana a Poggibonsi
Sempre la solita storia. Qualcuno si spaccia per un responsabile di una compagnia assicurativa, telefona alla vittima di turno, normalmente piuttosto anziana o molto anziana, e le racconta che una persona cara ha avuto un incidente stradale. Già questo normalmente basta per mandare nel pallone la vittima. Gli riferisce poi che la colpa nell'incidente è stata di quella persona cara, che rischia molto a livello penale e anche civile per risarcimento dei danni
Aveva raggirato una signora di Poggibonsi, più o meno un anno fa ma è stato beccato. La tecnica truffaldina è sempre la solita, purtroppo consolidata e spesso efficace: il finto incidente stradale.
Un anno fa. Qualcuno si spaccia per un responsabile di una compagnia assicurativa, telefona alla vittima di turno, normalmente piuttosto anziana o molto anziana, e le racconta che una persona cara ha avuto un incidente stradale. Già questo normalmente basta per mandare nel pallone la vittima. Gli riferisce poi che la colpa nell’incidente è stata di quella persona cara, che rischia molto a livello penale e anche civile per risarcimento dei danni. Dopo aver descritto una situazione estremamente grave, coinvolgendo emotivamente l’anziano, il centralinista della banda apre uno spiraglio. Un pagamento immediato dei danni può risolvere tutto prima che la situazione si incancrenisca e le parti lese facciano causa. A quel punto un secondo truffatore si reca in men che non si dica a casa della vittima, presentandosi come un avvocato o come un esponente delle forze dell’ordine e riscuote dalla persona anziana tutto quello che ha immediatamente disponibile, dal denaro ai gioielli. In questo caso lo spietato esattore si era fatto consegnare dalla donna addirittura il bancomat col connesso codice PIN.
L'intervento delle autorità. Come si fa in questi casi, i Carabinieri erano subito andati a recuperare i video registrati da sistemi di sorveglianza pubblici e privati. Il video di una banca era subito apparso molto utile, perché ritraeva in modo molto chiaro fisionomia e corporatura del malfattore che appariva incredibilmente magro. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siena confrontavano quelle immagini anche con un album realizzato dai colleghi di La Spezia, autori di una bellissima indagine sulla materia. In quell’album sono contenute le foto di diverse squadre di truffatori operanti in centro Italia. La somiglianza di uno di questi soggetti con il personaggio in questione si dimostrava davvero impressionante per qualunque osservatore. Il passo successivo era quello di realizzare un album fotografico contenente l’immagine del sospettato e quelle di personaggi terzi molto somiglianti. La vittima a cui i Carabinieri esibivano l’album fotografico non aveva dubbi e il malfattore veniva riconosciuto. Verranno compiuti ulteriori accertamenti sugli spostamenti compiuti da quel personaggio, ma nel frattempo gli elementi per informare la Procura della Repubblica di Napoli, che già procedeva per questo e per altri casi analoghi, ci sono tutti.
La campagna della Polizia di Stato. La Polizia di Stato ha realizzato una campagna di prevenzione e informazione “Non siete soli, #chiamatecisempre”.
Pubblicato il 6 giugno 2017