Truffe natalizie e rischi per gli utenti: i consigli della Polizia postale

Il Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale per la Toscana, grazie all'esperienza acquisita nelle indagini sulle truffe online, rinnova la guida con consigli pratici e suggerimenti utili per acquistare in ''rete'' con maggiore tranquillità

 TOSCANA
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E’ ormai iniziata la corsa agli ultimi acquisti dei regali di Natale. Quale migliore occasione per fornire qualche consiglio utile ad evitare che gli acquisti dei doni per i nostri cari si trasformino nel rischio di incappare in truffe e raggiri, complice anche la ricerca di offerte a basso costo ed i ristrettissimi tempi a disposizione?

Attraverso la consolidata esperienza investigativa acquisita e la specifica conoscenza delle più comuni modalità utilizzate dai truffatori per carpire la buona fede degli acquirenti, la Polizia postale mette a disposizione una serie di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti.

Nei primi undici mesi di quest’anno la Polizia postale ha trattato, a livello nazionale, più di 14.000 casi di truffe online, di cui oltre il 60% è costituito proprio dalle truffe in commercio elettronico, per l’acquisto di beni e di servizi immobiliari legati all’affitto di “case vacanze fantasma”. In questo ambito criminale sono stati sottratti quasi 9 milioni di euro, identificate e denunciate più di 2.500 persone.

La scelta di acquistare in rete è certamente legata anche alla possibilità di ottenere significativi risparmi, oltre che alla comodità di comprare da casa: alcune ricerche confermano che l’acquisto d’impulso, legato a offerte speciali, come ad esempio stock limitati o prodotti con prezzi scontati, si è diffuso enormemente, offrendo ottime opportunità di guadagno ai truffatori seriali.

Oltre ai falsi annunci che propongono inesistenti case vacanza in affitto, capi di abbigliamento e accessori griffati a poco prezzo e alle forniture di pellet, particolarmente appetibili nella stagione invernale, proposte da malviventi che in genere sfruttano loghi, indirizzi e denominazioni assai simili a quelli di venditori reali, altro tipico esempio che abbiamo spesso riscontrato è quello della truffa del cosiddetto pagamento di 1 euro e 90, per la partecipazione all’estrazione di smartphone o di piccoli elettrodomestici di particolare pregio, che innesca, all’insaputa del malcapitato, l’attivazione di un abbonamento a canone mensile”, osserva Lorena La Spina, Dirigente del Centro operativo della Polizia Postale per la Toscana.

Spesso si tratta di inserzioni su siti tra i più utilizzati dagli utenti e l’inserzionista sembra serio e affidabile. Il bene in vendita ha un costo interessante, tale da invogliare l’acquirente. All’improvviso, però, il venditore “sposta” la trattativa in sede privata, si avvale di più indirizzi e- mail sui quali continuare e concludere l’accordo e attraverso cui comunica le coordinate bancarie per effettuare il pagamento. Qui scatta la “trappola”: sfuggendo alle verifiche della piattaforma nella quale è riportata la vendita, il falso venditore induce di solito l’acquirente ad effettuare il pagamento mediante ricarica di una carta prepagata (modalità non utilizzata dai venditori autorizzati), su cui il denaro è destinato a transitare solo brevemente, lasciando l’amarezza della perdita economica e del raggiro subito.

Per questo motivo la Polizia postale è scesa in campo con un opuscolo che offre alcuni utili consigli e suggerimenti pratici per muoversi con maggiore sicurezza negli acquisiti online.

Il vademecum sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle relative pagine di Facebook e Twitter. Intanto… alcuni facili accorgimenti da utilizzare subito!

 

1.      Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali

In rete è possibile trovare ottime occasioni, ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare le recensioni pubblicate da altri utenti, usando un comune motore di ricerca.

Un eccessivo ribasso, infatti, è quasi sempre sinonimo di scarsa affidabilità del venditore.

E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene, già note perché, oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento, sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla relativa spedizione.

Nel caso di siti poco conosciuti, si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted.

In ogni caso, è sempre bene contattare direttamente l’esercente, per evitare il rischio che si tratti di cosiddetti “siti specchio”.

 

2.   Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio!

Prima di completare l’acquisto, verificare che sul sito siano presenti riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

 

3.  Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti

Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto, è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti online. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social possono rivelarsi di grande aiuto.

 

4.  Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online

Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone, che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

 

5.  Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili

Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati, come il numero della carta, la data di scadenza della carta e l’indirizzo per la spedizione della merce.

Se un venditore chiede ulteriori dati, probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, devono essere custodite gelosamente e mai divulgate a terzi.

Al momento di concludere l’acquisto, la presenza dell’icona col “lucchetto” chiuso nella barra degli indirizzi (da sola o prima della scritta “https”), se unita ad ulteriori ricerche sull’affidabilità del venditore (come ad esempio quella sul “nickname” utilizzato), può fornire un’ulteriore garanzia sulla riservatezza nella trasmissione dei dati inseriti nel sito e sulla presenza di un protocollo di tutela dell’utente.

 

6.      Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing

…ovvero nella rete di quei truffatori che, attraverso mail o sms ingannevoli, chiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web “trappola” e, sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o la prospettiva di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali, quali password e numeri di carte di credito, da utilizzare per scopi illeciti.

L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

 

7.  Un annuncio ben strutturato è più affidabile

Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!

 

8.  Non fidarti…

Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue, ma anche di chi ha troppa fretta nel convincerti a concludere l’affare.

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Pubblicato il 20 dicembre 2022

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