Turismo in Toscana: via libera al ritorno di 200mila turisti russi dopo la decisione sullo Sputnik

I turisti russi, secondo l'elaborazione dei dati Istat di Coldiretti, sono passati da 221.000 a 29.000 tra il 2019 ed il 2020

 TOSCANA
  • Condividi questo articolo:
  • j

Coldiretti Toscana in riferimento al provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri con il presidente Draghi, che consente l’arrivo in Italia degli stranieri con certificati di guarigione o vaccinali da più di sei mesi compresi quelli ottenuti con Sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia con l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare. I turisti russi, secondo l’elaborazione dei dati Istat di Coldiretti, sono passati da 221.000 a 29.000 tra il 2019 ed il 2020.

Per la Toscana - spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - si tratta di una svolta importante dopo che lo scorso anno gli arrivi dalla Russia sono praticamente azzerati con un crollo dell’86% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione nelle aree in cui in passato erano presenti. Il ritorno dei vacanzieri dalla Russia nella nostra regione è strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché i visitatori da questo paese hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa. E’ un altro piccolo passo verso la normalità dopo il superamento dell’obbligo del tampone per 3 milioni di viaggiatori provenienti dai 27 Paesi dell`Unione Europea a cui servirà il solo green pass per poter tornare a soggiornare nella nostra regione e nel nostro paese. Gli agriturismi, da soli, intercettavano prima della pandemia oltre 500mila turisti stranieri. La loro assenza si è stata molto pesante con un crollo dei fatturati che abbiamo stimato in 100 milioni di euro rispetto al periodo pre-pandemico”.

Coldiretti stima che 1/3 della spesa turistica sia destinata proprio all’alimentazione per consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi e acquisto di vino e specialità alimentari da riportare a casa. Gli agriturismi in Toscana, che contano 5mila strutture autorizzate e 90mila posti a letto, sono il simbolo dell’accoglienza rurale e del turismo all’aria aperta. “Il superamento dell’obbligo del tampone, che per molti ha rappresentato un grande limite e così per il via libera dei vaccinati con Sputnik, porta con se il significato di un ritorno ad una graduale normalità che stiamo ottenendo grazie al piano vaccinale - conclude Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana - vogliamo continuare ad essere fiduciosi per il futuro e per la nostra terra consapevoli che il turismo rurale rappresenta una fetta importante dell’accoglienza e dell’identità del nostro Made in Tuscany”.

Potrebbe interessarti anche: I carabinieri scoprono una pista realizzata nel bosco abbattendo e sradicando le piante

Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie

Pubblicato il 8 febbraio 2022

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su