Tutto il Bello fuori Porta: a Ulignano una serie di incontri sulla storia del nostro territorio
L'obiettivo è quello di far conoscere i luoghi meno noti del nostro territorio attraverso gli occhi e le parole di chi questa terra l'ha sempre amata studiando la storia medievale
A Ulignano il 13 ottobre alle 21.00 si aprono i battenti dell'evento "Tutto il bello fuori porta". Obiettivo del progetto ideato da Giovanni Cencetti, noto giornalista e scrittore ulignanese, è quello di far conoscere i luoghi meno noti del nostro territorio attraverso gli occhi e le parole di chi questa terra l'ha sempre amata studiando la storia medievale, grazie ai piccoli e grandi gioielli che nei secoli sono arrivati fino a noi. Da Cusona a Badia a Elmi, da Cellole (nella foto) a Cedda e tante altre meraviglie in un susseguirsi di castelli, pievi e abbazie che un gruppo di appassionati ha ricreato in piccoli modelli in scala percentuale dell' 1%. Un lavoro certosino di ricerca e di ricostruzione che si affianca ad un libro in cui si racconta il "Medioevo dei poveri" in cui Cencetti, ideatore,regista e scrittore racconta la vita dei nostri villaggi medievali in tutti i suoi aspetti.
A suggellare la ricerca una serie di interventi tenuti da personalità del mondo culturale e non solo. Il primo appuntamento è per il 13 ottobre con la conferenza della Prof.ssa Gianna Coppini su "La Donna , l'Amore nelle campagne nel medioevo" che si svolgerà presso il Piccolo Teatro di Ulignano. Seguirà il 20 Ottobre nello stesso Teatro "Il Bello fuori Porta" con la Prof.ssa Patrizia Agnorelli. Nel mese di novembre una serie di altri incontri di cui parleremo in seguito che accompagneranno gli ospiti dell'evento fino a dicembre con contributi sul mondo della salute, della fede, della superstizione e del cibo. Un progetto importante per gli appassionati del Medioevo che si snoderà in un percorso di due mesi passando per conferenze, mostre d'arte, incontri gastronomici su ricette medievali e pagine di storia che ci riporteranno indietro nel tempo alle abitudini dei nostri avi, in cui ritroveremo le radici del nostro vivere moderno.
Antonella Lomonaco
Pubblicato il 11 ottobre 2017