Ufficialmente presentata la Florentia San Gimignano: non solo calcio ma il valore della comunità

Il progetto è iniziato all'inizio di gennaio, ma la presentazione, come ci viene spiegato da Marco Zwingauer della Florentia, è possibile soltanto adesso, dopo la formalizzazione di una serie di pratiche burocratiche. L'operazione si è sviluppata grazie alla disponibilità che le due società hanno trovato l'una nell'altra e alla collaborazione dell'Amministrazione uscente e di quella appena insediata

 SAN GIMIGNANO
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È stata presentata ufficialmente ieri la Florentia San Gimignano, la squadra di calcio femminile di Serie A nata dalla fusione tra il San Gimignano Sport e la Florentia, la società fondata nel 2015 dalla passione del presidente Tommaso Becagli e dall'esperienza di un gruppo di persone innamorate di questo sport. Gremita la Sala di Cultura di Via San Giovanni per la conferenza stampa, con la partecipazione non solo di giornalisti, ma anche di numerosi appassionati.

Il progetto è iniziato all'inizio di gennaio, ma la presentazione, come ci viene spiegato da Marco Zwingauer della Florentia, è possibile soltanto adesso, dopo la formalizzazione di una serie di pratiche burocratiche. L'operazione si è sviluppata grazie alla disponibilità che le due società hanno trovato l'una nell'altra e alla collaborazione dell'Amministrazione uscente e di quella appena insediata.

Le ragazze allenate da Michele Ardito, con Elisabetta Tona come vice, inizieranno la preparazione l'8 agosto. Il campionato comincerà il weekend del 14 e del 15 settembre. Per questo primo anno la squadra si allenerà a Tavarnuzze, per non danneggiare il campo, ma tutte le partite in casa saranno disputate allo stadio comunale in località Santa Lucia. L'ingresso sarà gratuito.

«L'aver scelto San Gimignano, la nostra città, ci dà fiducia e ci ripaga, forse perché a San Gimignano le cose siamo abituati a farle bene - ha detto il primo cittadino Andrea Marrucci -. Siamo cercati anche per questo, non solo per la nostra storia e per il nostro essere icona del Medioevo nel mondo. Non vi nascondo l'entusiasmo da sindaco e anche la curiosità che c'è intorno a questo progetto. Non vediamo l'ora che il campionato inizi».

Oltre al clamore, all'emozione di trovarsi i riflettori puntati addosso, con Sky che verrà a riprendere le partite e la soddisfazione di essere in Serie A, e alla speranza di ottenere grandi risultati, è un altro l'aspetto che viene sottolineato, quello del valore della comunità. «Il valore aggiunto di quest'esperienza è il progetto che c'è dietro - ha aggiunto il sindaco - Il calcio femminile, dopo l'esperienza straordinaria dei Mondiali appena conclusi, ci ha dato la dimensione di quello che questo sport può fare e del messaggio che può portare, di importanza sociale e culturale».

«Quello che mi è piaciuto dell'approccio del presidente Becagli è stato il fatto di costruire una comunità dal basso - ha aggiunto il vice sindaco con delega allo Sport Niccolò Guicciardini -. Questa sfida sarà fatta anche del contributo che come sangimignanesi riusciremo a portare e sono convinto che potremo dare un esempio. Infine, questo progetto testimonia ancora una volta che il San Gimignano Sport è una realtà seria, che sa cogliere le opportunità e guardarsi intorno con umiltà e con la consapevolezza del proprio modo di essere».

Il mondo del calcio femminile è un mondo che sta cambiando molto rapidamente, come ha spiegato Lorenzo Giudici, collaboratore della società. Ha alle sue spalle una storia di grande eroismo, di emarginazione, di sacrificio e di passione. Adesso, in un lampo, le cose stanno cambiando. Il Mondiale non è stato una causa del cambiamento, ma un effetto.

La Florentia nel giro di tre anni ha vinto tre campionati, l'unica squadra nella storia del calcio femminile italiano che ha fatto dalla D alla A consecutivamente. «E' una società di vero calcio femminile - ha aggiunto Lorenzo -, che ha la consapevolezza che per reggere a buoni livelli in uno scenario così cambiato ha bisogno di un forte radicamento sul territorio. Noi siamo convinti che la sostenibilità di un progetto sportivo non sia possibile senza una grande qualità di radicamento sul territorio, di immersione di una comunità. Crediamo che senza comunità non si possa fare calcio. Abbiamo riflettuto tanto in questi mesi e secondo noi San Gimignano ha tutte le caratteristiche per sposare la nostra storia e la nostra visione. Nei prossimi mesi infatti non vedrete solo calcio, ma cercheremo di riferirci alla comunità con incontri. Lo stadio sarà aperto, cercheremo di dare il nostro contributo alla via sociale di San Gimignano. Vogliamo promuovere il calcio femminile nelle scuole, stare attenti alla solidarietà... Crediamo che il calcio possa essere un simbolo di trasformazione, di rottura di barriere, di appartenenza e di identità».

«Grazie per essere intervenuti così numerosi - ha concluso il Presidente Tommaso Becagli -. L'amministrazione e il San Gimignano Calcio hanno saputo vedere e non guardare, questa è stata la chiave di volta del progetto e del perché siamo qui oggi. Siamo una società nata in un bar, con tre persone che hanno pensato di provare a fare una squadra di calcio femminile. Quello che abbiamo capito dopo anni bui, in cui posso garantire che eravamo soli, è che abbiamo trovato grazie a San Gimignano una fortuna enorme. Abbiamo trovato una società che ha le nostre stesse necessità di fare qualcosa di più, senza abbassarsi alla logica del risultato. Credo che noi possiamo essere importanti per San Gimignano come San Gimignano è importante per noi. Questa fusione può trasmettere un messaggio unico nel suo genere e credo che questa sia l'unica traiettoria che possiamo perseguire».

«Quest'occasione è capitata al momento giusto - ha raccontato Simone Nogara, presidente del San Gimignano Sport -, nell'ottica di far crescere la società insieme. Ringrazio Tommaso per aver pensato a noi, speriamo di  poter andare avanti nel modo migliore possibile. Da parte mia e della società c'è tutta la collaborazione».

 

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 18 luglio 2019

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