Un gruppo di genitori scrive al sindaco Bussagli

"Fascia da 0-6 anni tremendamente sacrificata e altrettanto a rischio di isolamento, dimenticanza e abbandono"

 POGGIBONSI
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Pubblichiamo una lettera di alcuni genitori inviata tramite Pec al sindaco del Comune di Poggibonsi, riguardante il tema della ripresa scolastica a settembre anche per la fascia 0-6, scritta anche per avere informazioni e confronto sulla possibilità di attivare campus estivi a partire da giugno


"Egregio Sindaco Bussagli,

siamo un gruppo di genitori di Poggibonsi, di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, frequentanti il plesso scolastico Mastro Ciliegia e non solo. Vorremmo portare alla Sua attenzione una serie di problematiche inerenti la gestione dei nostri figli a casa. Vogliamo innanzitutto esprimerLe il nostro rammarico poiché nelle conferenze stampa del nostro Presidente del Consiglio Conte non abbiamo riscontrato delle parole rivolte ai nostri figli, alle nostre e loro difficoltà e al mondo che ruota intorno alla scuola. Ci sentiamo abbandonati e questo è estremamente frustrante. Ci consola sapere che illustri pedagogisti, sociologi, psicologi, educatori, docenti e maestri la pensano come noi e ribadiscono quanto sia importante elaborare una strategia per affrontare in maniera seria e concreta la tematica scuola, riportare i nostri figli all’asilo o a scuola garantendo loro il proseguimento del percorso formativo che avevano intrapreso. E questo, non solo perché la didattica a distanza presenta evidenti limiti ma perché la mancanza di socialità che stanno vivendo i nostri figli potrebbe avere pesanti conseguenze sulle loro vite. 

Questi professionisti affermano che mesi di isolamento sociale (ad oggi praticamente sono già più di 2) per bambini e ragazzi nell’età in cui si costruisce la mappa della propria identità sociale è un tempo lunghissimo, un buco che non potrà mai essere colmato. A questo si deve aggiungere che non tutti abbiamo case spaziose con giardino privato e non sempre, malgrado la nostra buona volontà ed il nostro impegno, dopo aver provveduto ai bisogni primari dei nostri figli, siamo in grado di poterli seguire in maniera appropriata e ottimale nell’apprendimento della didattica a distanza (non tutti abbiamo i dispositivi idonei a casa, non tutti siamo abili con la rete, molti di noi non possono dedicare loro il tempo necessario da sottrarre al lavoro). Siamo ben consapevoli dell’importanza dell’isolamento quale mezzo di prevenzione e contenimento del virus e per questo abbiamo seguito diligentemente le direttive dateci dal Governo ma ora, visto che la situazione sanitaria a livello nazionale e della Toscana in particolar modo, è notevolmente migliorata auspichiamo che l’attività scolastica, a tutti i livelli, possa riprendere seppur nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza e con nuove modalità. 

I nostri bambini e ragazzi sono chiusi in casa da troppo tempo e l’estate è alle porte e nessuno di noi sa al momento come poter conciliare il lavoro con la loro gestione dato che non possiamo contare su adeguati strumenti e strutture quali ad esempio i centri estivi e gli asili nido privati. Ed altrettanto incerto e nebuloso ci appare la ripresa dell’attività scolastica a settembre. Non abbiamo risposte facili o proposte miracolose da sottoporre alla Sua attenzione ma ciò che viene riportato dai giornali circa la nuova riapertura degli asili e delle scuole non ci sembra affatto soddisfacente né attuabile. Si parla, infatti, dell’ipotesi, esposta dalla Ministra Azzolina, di doppi turni in modo tale che gli studenti possano occupare le aule in modo alternato tra mattina e ​ pomeriggio, il tutto integrato con la didattica a distanza. E sottolineiamo che la didattica a distanza certo necessaria in questo periodo, non è altro che una contraddizione rispetto a quella che è la scuola vera fatta di presenza, condivisione, complicità, scambio e crescita interpersonale. Dobbiamo tutti riflettere su cosa stia realmente accadendo e su ciò che potrebbe accadere ai nostri figli, che sono i cittadini del futuro, ovvero il nostro futuro. Magari cercando di approntare insieme un efficiente piano “di rientro”, approfittando del periodo estivo, per creare piccole situazioni di socializzazione in modalità campus estivo, da usare anche come terreno di prova, in vista del prossimo anno scolastico 2020-2021. 

La fascia 0-6 anni è tremendamente sacrificata e altrettanto a rischio, ma non infettivo, piuttosto di isolamento, dimenticanza e abbandono. Pur non trattandosi di una vera e propria età didattica, pergiunta neppure rientrante nella scuola dell’ obbligo, è estremamente fondamentale, delicata e richiedente di attenzione in merito, a tutto ciò che si implica nel termine di socialità; socializzazione, formazione, empatia, collaborazione etc... I bambini, i ragazzi così come gli anziani non si ammaleranno, forse, di Coronavirus ma si ammaleranno di tante altre cose: di solitudine, di carenza di vitamine e di movimento, di tristezza. Per tutti questi motivi ci rivolgiamo a Lei affinché possa prendere in considerazione le nostre richieste di genitori preoccupati ed eventualmente fissare un incontro, per uno scambio informativo e formativo in merito, a mezzo dei nostri Rappresentanti di classe e di Consulta. In attesa di un Suo riscontro positivo in merito e di vedere corrisposte le nostre necessità di coinvolgimento nel futuro dei nostri figli porgiamo Cordiali Saluti".

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Pubblicato il 16 maggio 2020

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