Valdelsa, protocollo tra Confindustria e Comuni. Cgil: «Il sindacato di nuovo escluso»
«Siamo venuti a conoscenza dalla stampa della sottoscrizione del protocollo tra Confindustria e i Comuni della Val d'Elsa Senese - fa sapere la Cgil di Siena e della Valdelsa senese -, nonostante avessimo già sollecitato, anche pubblicamente, una riflessione diretta a favorire il coinvolgimento di tutti per ponderare l'impiego di risorse pubbliche in funzione degli impegni che sarebbero stati assunti con l’accordo»
Ieri, mercoledì 1 febbraio 2017, i comuni di Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi, San Gimignano, Casole d'Elsa, Monteriggioni e Radicondoli hanno siglato con Confindustria Toscana Sud un protocollo d'intesa che mira alla riduzione degli oneri d'urbanizzazione, alla semplificazione amministrativa e alla fiscalità di vantaggio. Ma a siglare l'accordo mancava il sindacato. «Siamo venuti a conoscenza dalla stampa della sottoscrizione del protocollo tra Confindustria e i Comuni della Val d'Elsa Senese - fa sapere la Cgil di Siena e della Valdelsa senese -, nonostante avessimo già sollecitato, anche pubblicamente, una riflessione diretta a favorire il coinvolgimento di tutti per ponderare l'impiego di risorse pubbliche in funzione degli impegni che sarebbero stati assunti con l’accordo».
«Leggiamo poi - aggiunge - che si tratta di un protocollo che dovrebbe prevedere importanti agevolazioni fiscali, riduzione di oneri e semplificazione amministrativa, pare il tutto in cambio di una crescita dell'economia locale e di buona occupazione. Ci chiediamo, con estrema ragionevolezza, chi sia titolato a parlare di buona occupazione se non, anche, il sindacato. Ma guarda caso, per l'ennesima volta, le soluzioni che dovrebbero trovare riscontro anche nel coinvolgimento e nell'accettazione di chi si vorrebbe agevolare vengono prese solo da alcuni, con l'esclusione a piè pari di altri. Quindi chi potrebbe beneficiarne non sa con quali parametri, con quali tipi di verifiche. Ci saranno dei criteri di valutazione per queste agevolazioni? Oppure verranno erogate a prescindere (come si dice "a pioggia")?».
«Certamente - conclude la Cgil - i dubbi sono molti e aumentano se si pensa che in questi giorni abbiamo avuto come organizzazioni sindacali vari incontri con le Amministrazioni pubbliche per la condivisione delle politiche sui bilanci comunali di previsione 2017, e di questi temi nemmeno l'ombra… Ci chiediamo se oltre a non avere certezza della finalità di queste agevolazioni, le risorse impiegate a tal fine potranno avere ricadute anche sulla tenuta complessiva dei servizi al cittadino e dell'impianto dei bilanci».
Pubblicato il 2 febbraio 2017