Variante di San Gimignano: 1,4 milioni dalla Regione per concludere i lavori nel 2023
Con 1,4 milioni di euro la Regione consente di terminare i lavori per la variante di San Gimignano che nei primi mesi del 2023, salvo imprevisti, potrà essere aperta al traffico
Con 1,4 milioni di euro la Regione consente di terminare i lavori per la variante di San Gimignano che nei primi mesi del 2023, salvo imprevisti, potrà essere aperta al traffico. La nuova arteria stradale collegherà la SP 47 di Castel San Gimignano e la SP69 di Cellole, bypassando l’abitato: circa 2,3 chilometri con il tracciato stradale in gran parte in fondo valle con due tratti in galleria artificiale per il superamento della conformazione orografica della zona territoriale di Santa Chiara. La progettazione dell’opera è della Provincia di Siena per un importo complessivo di oltre 13milioni di euro.
“Il completamento di quest’opera - ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani - è una priorità per la tutela di un sito UNESCO straordinario; ecco quindi l’impegno a finanziarne la conclusione e rendere così possibile l’apertura della variante nel 2023. In questo modo - ha proseguito Giani - si valorizza la meravigliosa città di San Gimignano, liberando dal traffico le mura storiche. E penso anche ai benefici ambientali - ha aggiunto ancora Giani - diminuzione dell’impatto acustico e di inquinamento grazie al minor numero di macchine e soprattutto di veicoli pesanti che non transiteranno sotto le mura. So che il territorio sta aspettando da tempo il completamento dell’opera, un valore aggiunto per tutta la Toscana”.
La Provincia fa sapere che dal 2019 i lavori sono ripresi con la necessaria continuità e la loro esecuzione, per gli appalti sino ad oggi contrattualizzati relativi alla realizzazione dell’infrastruttura stradale, sono in avanzata fase e prossimi alla loro ultimazione. Sono state terminate le due gallerie, così come l’intero piano viabile risulta pressoché completato. Sono da completare lo strato finale della pavimentazione stradale, le opere di finiture relative alle barriere stradali di perimetro, la segnaletica verticale e orizzontale, e quelle di riprofilatura delle porzioni della pertinenza stradale.
Conclusi gli appalti in corso, sarà necessario procedere con l’affidamento per l’esecuzione dell’impianto di illuminazione delle gallerie, che consentirà, ad opera ultimata e collaudata, l’apertura e la fruibilità dell’infrastruttura stradale. L’ulteriore contributo di 1,4 milioni di euro da parte della Regione servirà per l’impianto elettrico e di illuminazione ancora da affidare, così come per opere puntuali e di dettaglio. E viene in aiuto anche alle sopraggiunte esigenze economiche determinate dall’aumento dei prezzi energetici e dei materiali da costruzione. Il tipo di opera impone cautele per le ipotesi di previsione di conclusione delle opere in appalto; tuttavia, si ritiene plausibile - ha specificato ancora la Provincia - il termine dei primi mesi del 2023 salvo imprevisti.
"Ringrazio la Regione Toscana e il presidente Giani per l'attenzione verso San Gimignano e verso la Provincia di Siena. Lo stanziamento regionale consente di terminare quello che a tutti gli effetti è da anni il più grande cantiere attivo della Provincia sul territorio senese - sottolinea il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci - possiamo così vedere la fine di un'opera ventennale a tutela del centro storico di San Gimignano Patrimonio dell'Umanità, che alleggerisce la pressione attorno alle mura medioevali, mettendoci in condizione di sviluppare le previsioni di ridisegno dell’accessibilità, della sosta e della viabilità attorno al Sito Unesco. La notizia dell'apertura al traffico entro il 2023 è la notizia che aspettavamo da tanto tempo, per la quale abbiamo lavorato sodo e della quale ringrazio il presidente Silvio Franceschelli. Abbiamo svolto in questi anni difficili un lavoro congiunto, fianco a fianco, determinato e leale anche verso la Regione. Aprire al traffico la circonvallazione di San Gimignano non è solo un grande risultato per la Città delle torri, ma significa anche liberare risorse ed energie per altre opere sul territorio provinciale, a cui la Provincia potrà dedicarsi a pieno ritmo non appena chiuso il cantiere".
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Pubblicato il 13 luglio 2022