Vendemmia 2019, Busi (Consorzio Chianti): «Archiviate le preoccupazioni per la grandine»
«Stiamo facendo gli scongiuri - conclude il presidente Busi - ma ci aspettiamo una buona annata. Il clima favorevole, insieme agli investimenti fatti dalle nostre aziende negli ultimi anni, promettono di regalare un vino di alta qualità». Tra il 2001 e il 2018 sono stati investiti oltre 600 milioni di euro da parte delle aziende associate al Consorzio, per rinnovare il 75% dei vigneti, pari ad una superficie di 850 ettari. Vanno aggiunti gli ulteriori investimenti fatti per ammodernare le cantine e le attrezzature. «Stiamo facendo gli scongiuri - conclude il presidente Busi - ma ci aspettiamo una buona annata»
La vendemmia nel territorio della denominazione Chianti DOCG procede bene. Archiviate le preoccupazioni per le grandinate che ad inizio settembre avevano colpito alcune aree, entra nel vivo la raccolta del Sangiovese: «All'inizio del mese alcune grandinate avevano colpito alcune zone del Consorzio e temevamo di dover avviare la vendemmia in anticipo - spiega il presidente Giovanni Busi -. Invece il clima è tornato favorevole e la raccolta del Sangiovese sta entrando nel vivo nel pieno rispetto dei tempi. Le uve hanno recuperato benissimo, sono sane e la maturazione sta andando avanti».
Il Consorzio Chianti produce mediamente 850 mila ettolitri di vino: per la vendemmia 2019 ha ottenuto dalla Regione Toscana l'autorizzazione a ridurre le quantità prodotte del 10% per non generare un surplus produttivo che comporterebbe un abbassamento dei prezzi di vendita. Nel 2019, quindi, le aziende associate al Consorzio Chianti immetteranno sul mercato circa 750 mila ettolitri di vino.
«Stiamo facendo gli scongiuri - conclude il presidente Busi - ma ci aspettiamo una buona annata. Il clima favorevole, insieme agli investimenti fatti dalle nostre aziende negli ultimi anni, promettono di regalare un vino di alta qualità». Tra il 2001 e il 2018 sono stati investiti oltre 600 milioni di euro da parte delle aziende associate al Consorzio, per rinnovare il 75% dei vigneti, pari ad una superficie di 850 ettari. Vanno aggiunti gli ulteriori investimenti fatti per ammodernare le cantine e le attrezzature.
Pubblicato il 30 settembre 2019