Vendemmia: in Toscana si prospetta un'ottima annata ma l'Empolese Valdelsa risente del maltempo
«Con il freddo e le piogge che quest'anno abbiamo avuto ad aprile e maggio la fioritura e poi la maturazione hanno subito un ritardo - spiega Ritano Baragli, vicepresidente Fedagri Confcooperative Toscana e presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini - questo rinvio della raccolta preoccupa i viticoltori il cui lavoro in queste settimane è strettamente dipendente dall’andamento meteo. Possiamo osservare comunque che le uve che si sono salvate dalle grandinate si presentano in buona salute, non sono state danneggiate da parassiti o da muffe»
«Siamo ottimisti e possiamo dire che si prevede un’annata qualitativamente ottima». Erano queste le parole, poche settimane fa, di Francesco Colpizzi, presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana. Tuttavia la situazione cambia da zona a zona e nell’area empolese, in particolare, le grandinate di agosto hanno creato danni notevoli.
Se in altre parti della Toscana si preannuncia un’annata con una produzione in crescita, le previsioni non sono affatto rosee per l’area dell’empolese valdelsa dove molte aziende hanno perso la metà delle uve e prevedono una raccolta molto inferiore rispetto allo scorso anno.
Se la raccolta delle uve a maturazione precoce come quelle dei vitigni Pinot è già iniziata, la vendemmia vera e propria poi è rimandata di qualche settimana per un ritardo nella maturazione delle uve, dal sangiovese al Cabernet Sauvignon e al Merlot. La settimana clou per la raccolta dovrebbe essere quella del 23 settembre, secondo Fedagri Confcooperative Toscana.
«Con il freddo e le piogge che quest’anno abbiamo avuto ad aprile e maggio la fioritura e poi la maturazione hanno subito un ritardo - spiega Ritano Baragli, vicepresidente Fedagri Confcooperative Toscana e presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini - questo rinvio della raccolta preoccupa i viticoltori il cui lavoro in queste settimane è strettamente dipendente dall’andamento meteo. Possiamo osservare comunque che le uve che si sono salvate dalle grandinate si presentano in buona salute, non sono state danneggiate da parassiti o da muffe».
Pubblicato il 9 settembre 2019