Vernaccia di San Gimignano, il Consorzio: «Unico pericolo per la vendemmia gli ungulati»

La raccolta inizierà nella seconda decade di settembre, la quantità di uve è nella media se non si considera lo scorso anno, rispetto al quale si prevede un +25%. Ma l'eccezione fu quella, che a San Gimignano fece segnare un -26,8% di produzione di Vernaccia a causa della siccità, quest'anno scongiurata dalle frequenti piogge: nei primi sette mesi del 2018 sono caduti a San Gimignano 586,5 millimetri di pioggia, in tutto il 2017 ne erano caduti solo 532,42

 
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La vendemmia 2018 per la Vernaccia di San Gimignano si preannuncia nella 'norma' dopo le bizzarie del 2017: la raccolta inizierà nella seconda decade di settembre, la quantità di uve è nella media se non si considera lo scorso anno, rispetto al quale si prevede un +25%. Ma l'eccezione fu quella, che a San Gimignano fece segnare un -26,8% di produzione di Vernaccia a causa della siccità, quest'anno scongiurata dalle frequenti piogge: nei primi sette mesi del 2018 sono caduti a San Gimignano 586,5 millimetri di pioggia, in tutto il 2017 ne erano caduti solo 532,42!

Nella norma sono state anche tutte le fasi vegetative delle viti grazie ad un andamento stagionale poco capriccioso: abbiamo avuto un vero inverno, partito presto con i mesi di novembre e dicembre freddi e piovosi più della media, un gennaio abbastanza mite e sempre piovoso, a cui è seguito un mese di febbraio decisamente freddo, con due nevicate nell'ultima decade, e un mese di marzo inizialmente molto piovoso e poi di nuovo molto freddo.

La primavera è arrivata a metà aprile con un deciso aumento delle temperature e tempo stabile: in vigna inizia una cacciata buona e regolare dei ributti. Il mese di maggio è stato variabile e piuttosto piovoso, con temperature spesso più basse della norma; solo nella terza decade si registra tempo stabile e il rialzo delle temperature, che fanno partire un'ottima fioritura delle viti di Vernaccia di San Gimignano, a cui è seguita un'altrettanto ottima allegagione nella prima decade di giugno, nonostante il tempo si fosse nuovamente fatto variabile. L'alternanza di giornate soleggiate e piovose sono condizioni favorevoli allo sviluppo di focolai di peronospera, che a inizio estate hanno costretto i produttori a interventi superiori alla media, in particolare nelle vigne di Sangiovese.

Dal mese di luglio il tempo è diventato stabile e soleggiato, si è registrato solo un temporale a metà mese e poi le temperature sono salite sopra la media. Agosto è proseguito con temperature elevate e qualche temporale che specie nella terza decade sono diventati intensi e frequenti.

Siamo così arrivati a settembre, ci si prepara per la raccolta: la maggioranza dei produttori partirà con la vendemmia dal 10 settembre, ma già questa settimana alcuni iniziano a raccogliere le uve Vernaccia di San Gimignano nelle vigne più esposte e più avanti con la maturazione.

Un solo neo rischia di macchiare la vendemmia 2018. La minaccia questa volta non viene dal cielo, ma dalla terra, e ha l'aspetto gentile del capriolo e quello rustico del cinghiale, che amano la dolcezza delle uve mature e che si fanno beffa delle basse recinzioni e dei fili elettrificati, i primi per capacità atletica, i secondi per potenza fisica. I danni da ungulati sono in costante aumento, una vera disgrazia per i produttori che vedono andare in fumo la produzione dei loro vigneti.

Pubblicato il 5 settembre 2018

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