Viaggio nelle Biblioteche della Val d'Elsa: sesta tappa a Casole

Con l'amministrazione comunale è in progetto la creazione di nuovi punti lettura, anche nelle frazioni. «Il punto lettura a Mensano è già stato inaugurato, grazie anche alle donazioni da parte degli abitanti del paese. I prossimi saranno Monteguidi e Cavallano», ha spiegato Linda Gabriele, la bibliotecaria

 CASOLE D'ELSA
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Per la sesta tappa del viaggio nelle biblioteche della Val d’Elsa siamo stati a Casole d’Elsa, ospitati dalla bibliotecaria Linda Gabriele che ci ha raccontato del lavoro che sta svolgendo insieme all’amministrazione e ai volontari all’interno della biblioteca.

La biblioteca comunale di Casole d’Elsa è stata inaugurata negli anni ’80 e dal 2008 si trova nella sede attuale, in Via Casolani. Attorno alla gestione della biblioteca ruotano una ventina di volontari che con impegno si dedicano anche alla promozione di eventi, con l’aiuto delle educatrici dell’asilo nido Pasticci e Marachelle e dell’associazione Nati per Leggere che organizzano letture ad alta voce e laboratori didattici per i più piccoli.

Come altre biblioteche della provincia di Siena, anche quella di Casole è inserita nella rete documentaria e bibliotecaria senese ReDoS che permette lo scambio interbibliotecario.

Attualmente la biblioteca conta circa 14mila volumi, suddivisi per genere e in una collocazione a scaffale aperto. «Ogni utente può recarsi autonomamente allo scaffale e prendere il libro scelto – ci ha spiegato Linda -, senza l’intercessione del volontario che ha aperto la biblioteca».

La biblioteca di Casole aderisce al progetto MediaLibraryOnLine, la rete italiana di biblioteche che si occupa del prestito digitale.

A cadenza regolare, Linda si occupa dell’acquisto di nuovi titoli da inserire nel catalogo, prediligendo autori italiani con un occhio di riguardo agli autori toscani, «senza prescindere dai grandi autori internazionali che in una biblioteca devono esserci assolutamente», ha aggiunto Linda. «Cerco di capire anche il panorama italiano, pescando tra i candidati dei vari premi letterari, come Premio Strega, Premio Campiello, Premio Bancarella. Seguo i gusti dell’utenza, che solitamente favorisce il genere giallo e i romanzi rosa, ma seguo anche le indicazioni dell’associazione Nati per Leggere e i consigli di lettura degli insegnanti».

Per fare cultura è necessario che il rapporto tra le biblioteche e l’istituzione scolastica funzioni e quello tra la biblioteca di Casole e le scuole del Comune non è da meno. Infatti, da qualche anno i volontari consegnano alcuni volumi della biblioteca alle classi, allestendo degli spazi di lettura per la durata dell’anno scolastico.

Affrontando con Linda il ruolo che ricoprono le biblioteche nella società odierna, è stato naturale parlare anche del costo della cultura e dell’eventuale peso che può significare al giorno d’oggi per una famiglia. «I libri della biblioteca sono libri della comunità – ha spiegato Linda –. Il libro ha un costo, spesso non irrisorio. È importante che una famiglia, soprattutto in difficoltà economica, possa avere la possibilità di evitare di comprare un libro, magari recandosi in una biblioteca ben fornita. La biblioteca di Casole collabora con piacere con persone esterne, contribuendo alla creazione di un sistema culturale ma anche sociale».

Con l’amministrazione comunale è in progetto la creazione di nuovi punti lettura, anche nelle frazioni. «Il punto lettura a Mensano è già stato inaugurato, grazie anche alle donazioni da parte degli abitanti del paese. I prossimi saranno Monteguidi e Cavallano», ha concluso Linda.

Ambra Dini

Pubblicato il 23 luglio 2019

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