Vigneti storici, arriva il decreto per il riconoscimento
Come richiesto fortemente da UNCEM in attuazione dell'articolo 7 del T.U. del vino. Esultano i Comuni con vigneti eroici e sui terrazzamenti
Arriva finalmente il Decreto sui vigneti eroici e sui vigneti storici firmato dalla Ministra Teresa Bellanova di concerto con i Ministri Franceschini e Costa in attuazione dell'articolo 7 comma 3 del Testo Unico del Vino. Soddisfatta Uncem con tutti i Comuni italiani dove la produzione vitivinicola eroica è importantissima, per il valore economico ma anche e soprattutto per il valore paesaggistico e ambientale. La viticoltura, in moltissime valli alpine e appenniniche - dalle Cinque Terre, al Pinerolese, dalla Val di Susa alla Valtellina, sino all'Alta Langa, al Canavese del Carema e alla Val d'Aosta dei Nebbioli - rappresenta un generatore di opportunità e sviluppo locale. Le vigne che fino a vent'anni fa venivano abbandonate perché troppo in pendenza o poco redditizie, oggi sono al centro di rivitalizzazioni per cru ed eccellenze vitinicole di altissimo livello.
Secondo il nuovo decreto ministeriale, i soggetti interessati possano presentare alle Regioni di competenza le domande per il riconoscimento dei vigneti storici o eroici. Come indica il Decreto, si definiscono eroici i vigneti che "ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico, o situati in aree dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione, in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale, nonché i vigneti situati nelle piccole isole".
"Siamo molto soddisfatti - afferma il Presidente Uncem Marco Bussone, insieme con il Sindaco di Pomaretto Danilo Breusa, che maggiormente ha spinto con Uncem sul Governo per l'approvazione del Decreto - e ringraziamo la Ministra Bellanova e i Ministri Franceschini, Costa e Boccia. I Comuni sul fronte della viticoltura eroica stanno facendo interventi importantissimi per strappare pezzi di versanti all'abbandono, realizzare terrazzamenti, impiantare antiche cultivar di viti. Un'azione preziosa quella di tanti vignaioli, anche nuove generazioni, giovani che ci credono, che spostano sui versanti produzioni ad altissimo valore aggiunto. Vanno sostenuti". Come affermano i vertici del Mipaaf, potranno contare anche su specifiche risorse e interventi finalizzati alla valorizzazione e promozione delle produzioni da viticoltura eroica o storica anche attraverso l'utilizzo di un marchio nazionale, che verrà definito con un successivo provvedimento ministeriale. "C'è sui territori - aggiunge Bussone - una ricchezza straordinaria. Un patrimonio agricolo culturale fortissimo. Il nuovo decreto pone questo patrimonio quale unico nel mondo, decisivo. Ora servono investimenti delle Regioni sui terrazzamenti, come ha già fatto Regione Lombardia, e uno specifico fondo nazionale, che il Mipaaf ha promesso e confidiamo venga attivato presto. I cambiamenti climatici spingono più in alto la quota della vite e su questo punto dobbiamo agire con il sistema istituzionale a vantaggio di paesaggio, economia dei territori, risorse locali, imprenditori illuminati".
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Pubblicato il 1 luglio 2020