Vinci, svelato il dossier per la candidatura a Capitale della Cultura 2024

Arte scienza e tecnica: l'eredità di Leonardo per costruire il futuro sostenibile del territorio

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Leonardo da Vinci osservava il mondo circostante e progettava quello che non c'era ancora. Secoli dopo i suoi concittadini raccolgono l'eredità del Genio, per partire dal patrimonio di conoscenze esistente per immaginare e costruire il futuro del loro territorio. E' la “Cultura dell’impossibile”, la scommessa con la quale la Città di Vinci si candida a Capitale della Cultura 2024. Dopo il simbolo di Vinci 2024, il dodecaedro stellato, ora viene svelato il contenuto del dossier di candidatura, curato da Città di Vinci e Itinerari Paralleli, che è stato presentato al Ministero dei Beni culturali.

“E’ giunto il momento di immaginare Vinci come destinazione turistica accogliente, intelligente, sostenibile, ricca di stimoli e di piacevolezza e come luogo in cui le conoscenze si attivano per immaginare nuove applicazioni. La candidatura a Capitale della Cultura nasce dalla necessità di superare quell’approccio meramente celebrativo, per trasformare le politiche culturali in elemento strutturale di crescita economica”, spiega il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia. “L'eredità di Leonardo ci porterà a valorizzare i talenti di questo territorio e l'attitudine imprenditoriale, in un'ottica di crescita sostenibile e di rispetto per le risorse ambientali globali.”

L’idea sulla quale poggia la candidatura, elaborata con la società Itinerari paralleli è reinterpretare il Genio in una visione contemporanea e inaugurare un rilancio del territorio basato su arte e ricerca, innovazione e nuove competenze, paesaggio, internazionalizzazione. Il progetto conta sul sostegno di soggetti pubblici, privati e no profit, vuole stimolare l’osservazione, la meraviglia e l’immaginazione attraverso un palinsesto di iniziative che avranno il loro centro nelle Officine dell’Impossibile, una rete di luoghi diffusi e spazi interattivi nell'Empolese Valdelsa e nei Comuni del Montalbano.

“Il progetto punta al rilancio, nel dopo pandemia, di un processo di sviluppo economico e sociale del territorio, anche attraverso le risorse del Pnrr”, afferma il vicesindaco e assessore alla Cultura Sara Iallorenzi. “Occorre ripensare il concetto di cultura, interpretandolo non come elemento di mera attrazione turistica, ma come fattore decisivo di crescita individuale e collettiva per uno sviluppo sostenibile.”

“Siamo orgogliosi di candidare Vinci a capitale della Cultura - afferma Letizia Perini, consigliera delegata alla Cultura della Città Metropolitana di Firenze - non è un titolo apparente ma il riconoscimento del contributo che questa città ha dato e dà con il suo più illustre concittadino, e con la cura dei luoghi, della propria storia, del paesaggio. La candidatura di Vinci si presenta, nel nome di Leonardo,  ricca di innovazione e creatività, come viene sottolineato dai progetti che la sostengono. Con un filo conduttore: coniugare cultura e accessibilità, non solo per contemplarla ma per interloquire con essa”.

“Vinci è la nostra perla più prestigiosa grazie alla sua immagine conosciuta in tutto il mondo per aver dato i natali al più grande Genio, ma siamo contenti che questa opportunità della sua candidatura a Capitale della Cultura 2024 sia stata estesa a tutto il territorio - commenta Alessio Falorni, presidente dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa - siamo convinti di poter accorpare una serie di iniziative di grande pregio per far vedere la poliedricità del nostro territorio e il grande patrimonio culturale che custodiamo. Non solo i nomi e le opere dei personaggi più famosi, dal Pontormo al Boccaccio, che si affiancano a Leonardo, rilevante è anche la consolidata tradizione del saper fare che si è tramandata nei secoli: abbiamo l’opportunità di valorizzare le industrie manifatturiere, modelli di innovazione che possono rappresentare la traduzione della creatività leonardiana in un orizzonte contemporaneo”.

Se Vinci sarà eletta capitale culturale, il via alle iniziative è previsto per il 13 gennaio 2024 con un grande evento inaugurale. Nei mesi successivi ci saranno performance multimediali, festival musicali e di poesia, spettacoli in vigne e uliveti, concerti nelle aziende, grandi figure leonardiane “disegnate” sulle colline e visibili dall'alto, cinema itineranti, mostre di fotografia sensoriali. Il palinsesto “clou” del 2024 sarà preceduto da un “cartellone di avvicinamento” per il 2022-23 (entrambi frutto di un processo partecipativo iniziato quest'anno) e da progetti volti a migliorare l'accesso dei cittadini e dei turisti ai luoghi della cultura della città, la vivibilità degli spazi urbani e degli spazi verdi, la partecipazione culturale attraverso eventi, convegni, iniziative rivolte a pubblici diversi, il grado di innovazione tecnologica del territorio.

Per questo la candidatura è legata anche ad alcuni progetti strategici, come lo sviluppo di una infrastruttura di mobilità leggera, la mitigazione del rischio idrogeologico dell’Arno, il potenziamento di progetti di economia circolare e investimenti nel digitale, tra cui una piattaforma integrata per i servizi territoriali.

“Come evidenzia il titolo che abbiamo scelto, il progetto vuole inserire la vocazione, che questo territorio ha ereditato da Leonardo, di costruire il futuro partendo della realtà esistente per creare realtà che ancora non esistono” commentano Paola Dubini, Sergio Galasso, Ilaria Morganti, coordinatori scientifici del dossier. “Abbiamo costruito la candidatura attivando prima tavoli partecipativi con il territorio, che hanno coinvolto associazioni, istituzioni, imprese, e immaginando poi una serie di attività che, a partire da gennaio 2022, andranno a riempire di significato le direzioni indicate nella fase di ascolto. Le Officine dell'impossibile (ospitate in edifici pubblici e imprese) saranno luoghi fisici di progettazione, di attivazione di progetti imprenditoriali, di formazione, di aggregazione di curiosità e di talenti. La varietà delle competenze presenti all'interno del comitato promotore, costituito da Istituzioni, enti di formazione, le principali imprese del territorio, è il punto di partenza per costruire l'impossibile".

Il Comune di Vinci ha depositato formalmente lo scorso 19 ottobre il dossier al Ministero dei Beni culturali, Entro il 18 gennaio 2022 sarà resa nota la lista dei 10 “finalisti” per l'assegnazione, se Vinci rientrasse verrà a quel punto costituito il comitato promotore della candidatura. Entro il 15 marzo sarà proclamata la Capitale della Cultura 2024 . A sostegno della candidatura e per condividere con la cittadinanza la filosofia e le opportunità di Vinci 2024, il Comune ha realizzato un sito web dedicato e in continuo aggiornamento: www.vinci2024.it.

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Pubblicato il 14 dicembre 2021

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