Violenza contro le donne, nel 2021 già 88 accessi nel Centro AntiViolenza Valdelsa

Nel 2021 il Centro AntiViolenza ha fatto fronte ad un grande numero di situazioni complesse e pericolose

 VAL D'ELSA
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Nel 2021 il Centro AntiViolenza ha fatto fronte ad un grande numero di situazioni complesse e pericolose. È ancora molto difficile ottenere misure e interventi efficaci per la tutela di donne e minori nel breve e nel medio periodo e il fenomeno della violenza è spesso minimizzato non solo dalla cittadinanza, ma anche dalle istituzioni preposte come dimostrano sia lo studio pubblicato dalla nostra Associazione nazionale “Il (non) riconoscimento della violenza domestica nei Tribunali Civili e per i minorenni. Un’indagine delle avvocate dei Centri antiviolenza dell’Associazione Dire” al quale il nostro Centro ha partecipato con le Avvocate Suchan e Giomi, che l’importante “Rapporto sulla violenza di genere e domestica nella realtà giudiziaria” pubblicato lo scorso giugno dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere.

La violenza, le sue conseguenze e il suo perdurare al di là della conclusione dei procedimenti legali, sono minimizzate dai decisori e spesso gli interventi di tutela invece di risultare efficaci, non fanno che vittimizzare nuovamente le donne e i loro figli/e.

C’è però una nuova consapevolezza e sensibilità: si moltiplicano, nonostante la pandemia, gli interventi pubblici e privati a sostegno delle donne e delle Associazioni che offrono loro tutela. Tra questi, non possiamo non menzionare l’importante investimento di Regione Toscana a favore dell’inserimento lavorativo delle donne in percorsi di fuoriuscita dalla violenza o l’attenzione di una grande realtà economica del nostro territorio come Coop a questo tema (v. campagna in favore del 1522).

Un’analisi dei dati 2021

Nel 2021 al Centro AntiViolenza Valdelsa abbiamo registrato un totale di 88 accessi (l’analisi dei dati che segue si riferisce però agli accessi fino al 30 settembre 2021, 71 in totale):

-       oltre la metà hanno tra i 30 e i 50 anni, confermando il triste primato della violenza agita all’interno di un contesto familiare in cui sono presenti anche figli e figlie, spesso ancora piccoli (il 48% ha figli/e minori per un totale di 37 tra bambini e bambine).

-       È il coniuge o il partner convivente (rispettivamente nel 28% e nel 14% dei casi) colui che agisce violenza sulla donna o l’ex-partner (18% dei casi).

-       prevalentemente italiane (76%), residenti nei Comuni dell’Alta Val d’Elsa senese (68%), la maggior parte delle quali con un titolo di studio superiore (più del 50%). Il livello di occupazione delle nostre utenti resta basso (30%) nonostante un buon livello di istruzione.

-       Le donne sono sempre più consapevoli del loro diritto di vivere una vita libere dalla violenza e dei danni che i maltrattamenti assistiti e non diretti arrecano ai figli/e: la metà delle donne ha infatti sporto denuncia.

-       Le violenze sono soprattutto psicologiche (36%) e fisiche (26%). Stabile il triste dato sullo stalking (13%) che spesso non rappresenta altro che il proseguimento del controllo e della violenza del partner anche dopo la separazione.

-       Il Centro AntiViolenza conferma la sua capacità di far “emergere” la violenza: la metà delle donne che si sono rivolte a noi nel 2021 non avevano mai rivelato a nessun soggetto istituzionale la situazione di violenza vissuta. Questi dati confermano la capacità della rete valdelsa di “stringersi” intorno a loro, in quanto ben il 30% delle nostre utenti ci sono state segnalate da altri servizi con cui sono entrate in contatto (forze dell’ordine e servizi sociali in primis)

I dati: l’andamento dell’emersione della violenza durante la pandemia

La violenza contro le donne è un fenomeno trasversale e diffuso come le indagini condotte da istituzioni nazionali e internazionali (ISTAT, OMS, FRA-EU) hanno dimostrato. Una caratteristica di questo fenomeno è che tende a restare “sommerso”: le donne che denunciano e che cercano aiuto per uscire dalla violenza sono una minoranza. Le Associazioni come la nostra sono riconosciute a livello internazionale per l’importante ruolo che svolgono per l’emersione del fenomeno: le donne trovano un luogo in cui poter parlare liberamente con altre donne che non le giudicano e che le credono con garanzia di assoluta riservatezza. L’analisi sui dati raccolti negli anni dalla nostra Associazione indicano che per circa la metà delle donne accolte il nostro servizio è il primo con il quale entrano in contatto per chiedere aiuto. Al nostro Centro AntiViolenza si sono rivolte: 

Progetti 2021/2022

L’Associazione nel 2021 oltre ad aver erogato i servizi del Centro AntiViolenza e della Casa Rifugio, ha realizzato le seguenti attività:

 Comunicazione e Sensibilizzazione:

•                progetto “Libere di scegliere. Percorsi per riconoscere e contrastare la violenza di genere” finanziato dal Bando Sociale Regione Toscana. Grazie a questo finanziamento, è stata realizzata la campagna online (Facebook, Youtube e sito internet) Women in Arts in cui donne delle varie arti, dalla scrittura alla fotografia, hanno condiviso il loro percorso di affermazione in settori spesso esclusivamente maschili

•                Partecipazione a La Notte Gialla 2021 con uno spazio dedicato

•                creazione pagina Instagram e canale Youtube @donneinsiemevaldelsa

•                rinnovo sito internet per agevolare la navigabilità dallo smartphone

•                creazione campagne social #tucosaleggi per spunti di approfondimento sulla condizione della donna e Dentro la Convenzione di Istanbul per conoscere i propri diritti

•                I canali social hanno lo scopo di dare informazioni a chi potrebbe avere necessità di aiuto, monitorare il fenomeno della violenza di genere in Italia e non solo, offrire un ulteriore mezzo di contatto col Cav.

 

 Formazione:

•                Corso di formazione di 1° livello per nuove operatrici che ci ha permesso di ampliare l’organico con nuove competenze, intelligenze ed energie

•                Corso “Le parole per raccontare la violenza maschile sulle donne e le parole per applicare la Convenzione di Istanbul” realizzato insieme agli altri tre Centri AntiViolenza della provincia di Siena con il partenariato e finanziamento della Provincia di Siena per celebrare la ricorrenza del decimo anniversario e per chiedere la piena applicazione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, ratificata dallo Stato Italiano e diventata quindi legge dello stato nel 2013. All’interno di questo progetto, la nostra Associazione ha curato la realizzazione di un corso di aggiornamento per le operatrici che ha visto la presenza di personalità di spessore nazionale ed internazionale.

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Pubblicato il 20 novembre 2021

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