Violenza di genere, dalla Val d'Elsa autobus per manifestare a Roma il prossimo 26 novembre
Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso fra le mura domestiche e davanti ai suoi figli. Dall’inizio dell’anno decine e decine di donne sono state uccise in Italia per mano maschile. La violenza maschile sulle donne non è un fatto privato né un’emergenza ma un fenomeno strutturale e trasversale della nostra società, un dato politico di prima grandezza che affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi
Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso fra le mura domestiche e davanti ai suoi figli. Dall’inizio dell’anno decine e decine di donne sono state uccise in Italia per mano maschile. La violenza maschile sulle donne non è un fatto privato né un’emergenza ma un fenomeno strutturale e trasversale della nostra società, un dato politico di prima grandezza che affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi.
Sono questi i dati allarmanti riportati dal Centro Antiviolenza Donne Insieme Valdelsa, che spiega: «Per queste ragioni il prossimo 26 novembre, in corrispondenza con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, scenderemo in piazza a Roma da tutta Italia dietro lo striscione comune con lo slogan Non Una di Meno!, per una grande manifestazione delle donne aperta a tutti coloro che riconoscono nella fine della violenza maschile una priorità nel processo di trasformazione dell’esistente».
«Noi soci e socie delle Associazioni Atelier Vantaggio e DonneInsiemeValdElsa, Centro Antiviolenza, abbiamo deciso di aderire alla manifestazione e di diffondere sul territorio i contenuti dell’appello che invita le donne a mobilitarsi e a scendere in piazza per gridare ancora la nostra rabbia e affermare il diritto delle donne di essere libere».
Per informazioni, adesioni e per prenotazioni: [email protected]
Pubblicato il 7 novembre 2016