Visita guidata all'Oasi di Arnovecchio con suoni e colori primaverili
L'evento è in programma domenica 2 giugno 2019 alle 10 e sarà incentrata sulle fioriture primaverili e sui canti dei piccoli uccelli che popolano la vegetazione ripariale
Il Centro Ricerca Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, che gestisce l'area naturale protetta di Arnovecchio per conto del Comune di Empoli, organizza, in collaborazione con Legambiente Empolese Valdelsa, una visita guidata alla scoperta di questo gioiello naturale a due passi dalla città.
La visita è in programma domenica 2 giugno 2019 alle 10 e sarà incentrata sulle fioriture primaverili e sui canti dei piccoli uccelli che popolano la vegetazione ripariale, come l’Usignolo e il Rigogolo che dopo aver passato l’inverno in Africa affrontano un lungo viaggio per venire a nidificare alle nostre latitudini. Sono consigliati scarponcini da trekking, binocolo e repellente per le zanzare.
Anche nel lago sarà possibile fare qualche osservazione; proprio in questo periodo la coppia di Svassi maggiori, coloratissimi uccelli acquatici che si nutrono tuffandosi nelle acque più profonde, si esibisce nelle caratteristiche danze di corteggiamento. Sarà anche l’occasione per conoscere meglio le fioriture primaverili dell’area protetta, dalle specie più comuni come l’Iperico a quelle più rare ed interessanti come l’Orchidea piramidale, e le farfalle multicolori che approfittano del nettare offerto dai vari fiori.
Per partecipare è necessaria la prenotazione - La visita è gratuita ma per questioni organizzative è gradita la prenotazione presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio: tel. 0573/84540, email [email protected]
Dove si trova l'oasi - L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant'anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri. Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche. Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.
Foto di Enrico Zarri e Paolo Caciagli
Pubblicato il 31 maggio 2019