Vittima di bullismo da ragazzo, ora con l'arrampicata insegna a combattere l'emarginazione

«L'arrampicata sportiva - spiega - è una disciplina che non solo favorisce l’ampliamento e il miglioramento degli schemi motori, ma rappresenta uno strumento fondamentale per l’inclusione sociale e la lotta al bullismo: per questo la consiglio ai giovanissimi, che hanno bisogno di accrescere il sentimento di stima e fiducia in se stessi»

 CASTELFIORENTINO
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L’arrampicata sportiva: una disciplina che richiede forza e concentrazione, ma può rappresentare altresì un valido strumento per favorire l’inclusione sociale e la lotta al bullismo. A declararne i benefici, anche psicologici, è Alessio Cornamusini, talento castellano e Campione del Mondo Paraclimbing, che a partire da lunedì 14 ottobre sarà a disposizione in Piazza Gramsci con la sua struttura mobile per impartire lezioni ad alunni e studenti delle scuole elementari, medie e superiori.

Una vera e propria “scuola”, dunque, durante la quale il Campione del Mondo illustrerà le tecniche di questo sport ai ragazzi delle scuole, che potranno provare l’esperienza elettrizzante della salita in verticale con le proprie mani. Non solo: tutti i giorni, alla fine del turno con alunni e studenti la struttura mobile sarà usufruibile da tutti – gratuitamente - dalle ore 16.00 fino alle 22.00, grazie al servizio di assistenza del personale della A.S.D. Gruppo Lasco. Tra sabato 19 e domenica 20 ottobre, infine, questa opportunità sarà estesa a genitori e figli per una “arrampicata in famiglia”, con possibilità di partecipare a una gara che sarà disputata nella giornata di domenica (costo 10 euro per ciascun nucleo familiare di 3 persone).

Promossa dal Comune di Castelfiorentino e dall’ASD “Gruppo Lasco” (di cui Cornamusini è presidente) la “settimana dell’arrampicata sportiva” è giunta alla seconda edizione con un programma potenziato (la struttura mobile sarà a disposizione in Piazza Gramsci fino a domenica 27 ottobre) grazie anche a una maggiore partecipazione degli studenti: sono ben 34 le classi (dalla 1° elementare alla 5° delle superiori) che prenderanno parte al progetto, rispetto alle 26 dello scorso anno. Obiettivo? Avvicinare i giovani a questa disciplina, i cui punti di forza sono rappresentati dall’aumento della fiducia in sé stessi e dall’autostima personale: il migliore antidoto – insomma – nei confronti dell’emarginazione, di cui il fenomeno del bullismo è una diretta emanazione.

Lo stesso Cornamusini ne è testimone. «Sono stato vittima del bullismo a 15 anni – ha dichiarato più volte il Campione – e dopo una lesione midollare ho iniziato a praticare questo sport, nel quale sono cresciuto con il passare degli anni fino cogliendo numerosi traguardi, tra cui il titolo di Campione del Mondo. L’arrampicata sportiva è una disciplina che non solo favorisce l’ampliamento e il miglioramento degli schemi motori, ma rappresenta uno strumento fondamentale per l’inclusione sociale e la lotta al bullismo: per questo la consiglio ai giovanissimi, che hanno bisogno di accrescere il sentimento di stima e fiducia in se stessi».

Il Campione del Mondo avrà modo di soffermarsi sulla sua esperienza personale nel corso di un incontro in programma nell’Auditorium dell’Istituto “F. Enriques” di Castelfiorentino sabato 26 ottobre, alle ore 15.00. All’incontro interverranno il Sindaco, Alessio Falorni, l’Assessore allo Sport, Simone Bruchi, Paola Virginia Gigliotti (Dipartimento di Medicina Università di Perugia) Francesco Coscia (Dipartimento di Medicina Università di Perugia) Massimo Porciani (Presidente CIP Toscana), Nadia Bredice (Atleta della Nazionale cat. B1). Dopo gli interventi, gli studenti potranno fare delle domande a Cornamusini, plurimedagliato mondiale.

«E’ per noi motivo di orgoglio – sottolineano il Sindaco Falorni e l’Assessore allo Sport Bruchi – proseguire questa esperienza didattica e sportiva con Alessio Cornamusini, un talento che ha fatto di questa disciplina una vera e propria palestra di vita. Attraverso questa manifestazione intendiamo rivolgere un messaggio soprattutto ai giovani, affinché comprendano che lo sport è una tappa importante per favorire la formazione del carattere e della personalità. Per questo rinnoviamo il nostro sentimento di riconoscenza nei confronti del campione castellano, che ha dimostrato con i fatti anche un assunto molto semplice: quando c’è grande volontà e una forte determinazione, i risultati prima o poi arrivano».  

La scuola di arrampicata si concluderà domenica 27 ottobre con l’ultima giornata di prove gratuite e una nuova “arrampicata in famiglia” nella struttura mobile di Piazza Gramsci.

Pubblicato il 11 ottobre 2019

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