"Zona 30" e pista ciclabile in via Sangallo, progetto approvato
L'intervento sarà presentato per l'accesso all'ulteriore tranche di finanziamenti POR FESR Toscana 2014-2020
Progetto approvato per la pista ciclabile e la ‘zona 30’ in via Sangallo. Si tratta di una delle operazioni già inserite nel Progetto di Innovazione Urbana e non ancora finanziata. “Questa ulteriore fase progettuale – dice il sindaco – è necessaria per provare ad accedere ai nuovi bandi sapendo che il contesto di incertezza che attraversiamo, anche sulle nostre disponibilità, impone di essere prudenti”. “La nostra città in questi anni è stata al centro di una profonda opera di riqualificazione e rigenerazione – dice Bussagli – Adesso la nostra programmazione andrà rivista, è inevitabile e già ci stiamo lavorando in attesa di decisioni del Governo anche in ordine anche agli strumenti di sostegno ai bilanci comunali e agli investimenti pubblici. Intanto i passi che possiamo fare li facciamo”. L’intervento per la ‘zona 30’ in via Sangallo sarà presentato ai nuovi bandi regionali nell’ambito delle strategie urbane integrate dei PIU per il pieno utilizzo delle risorse del POR FESR Toscana 2014-2020 assegnate all’Asse 6 Urbano.
L’obiettivo dell’intervento è quello di realizzare una ‘zona 30’ in via Sangallo, nell’intero comparto posto a lato di via Senese, affiancata a lato da un percorso ciclo pedonale che rappresenta un tassello per il futuro collegamento ciclabile alla struttura ospedaliera di Campostaggia. Il progetto raccoglie anche l’esigenza di moderazione del traffico resa auspicabile anche per la presenza lungo il tracciato della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido, oltre che di una serie di spazi a verde pubblico. Un attento studio è stato rivolto alle intersezioni con la viabilità in ingresso e in uscita, anche per limitare la velocità veicolare sull’asse viario principale, alla zona d’accesso al parco della Fortezza, all’area adiacente alla Chiesa di Romituzzo. La moderazione del traffico, che è principalmente a funzione locale, sarà ottenuta tramite disassamenti dell’asse stradale e la realizzazione di piccole aree pavimentate, in corrispondenza dei punti di particolare interesse sociale aggregativo, in modo da ribaltare la gerarchia del traffico, ponendo pedoni e mobilità dolce al primo posto. Ciò contribuirà a migliorare la vivibilità dell’intero quartiere provvedendo alla sua riqualificazione, depotenziando il traffico motorizzato a vantaggio di una fruizione collettiva in assoluta sicurezza dei servizi e degli spazi pubblici ivi presenti. “Una rigenerazione urbana e sociale”, chiude Bussagli.
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Pubblicato il 17 aprile 2020