Da aprile 2018 (data di attivazione dell’ambulatorio) e nel corso dei successivi 12 mesi sono state erogate 94 visite urologiche interne. Sono state date indicazioni per creare una forma di priorità che permetta di concentrare le visite con maggiore urgenza e di differire i controlli. Essendo l'area sanitaria dotata di un ecografo, durante la visita è possibile effettuare anche una diagnostica di immagine di primo livello che consente di completare il tipo di prestazione fornita
Per due degli studenti della sezione carceraria dell’Istituto Enogastronomico di Colle Val d’Elsa, per la prima volta nella formazione carceraria di Ranza, la valutazione finale ha raggiunto 100 centesimi, con i complimenti della commissione esterna chiamata a valutare la loro preparazione. Oggi, lunedì 29 luglio, inoltre, due ex studenti della stessa sede carceraria dell’Istituto senese conseguiranno, per la prima volta, la laurea in Scienze Politiche
«È stato un incontro utile a fare il punto sulle criticità che interessano la struttura carceraria - ha detto Susanna Cenni, dopo il colloquio del tardo pomeriggio di ieri a Ranza - Purtroppo la direttrice terminerà il suo mandato tra poche settimane e considerato che da mesi il carcere non ha né un comandante, né un vice della polizia penitenziaria, si evidenzia, ancora una volta, il primo grande problema da affrontare: la mancanza di una direzione stabile. Restano poi i numerosi problemi strutturali»
«Lunedi, insieme al sindaco Andrea Marrucci, incontrerò la nuova direttrice Rosa Alba Casella - fa sapere la parlamentare -, per fare il punto sui tanti problemi, di cui mi sono occupata negli anni, che riguardano le condizioni di vita dei detenuti e quelle lavorative della polizia penitenziaria. Dalle carenze d'organico, fino al sovraffollamento e ai problemi strutturali del carcere, anche alla luce dei recenti episodi usciti sulla stampa. Criticità su cui diventa urgente intervenire»
Giovedì 13 giugno 2019, i detenuti della casa circondariale di Ranza, nel comune di San Gimignano, si sono scontrati per una partita di calcio a 5 con gli atleti della Virtus di Poggibonsi. Tre le squadre in gara, in un mini torneo composto dagli ospiti esterni e dai giocatori detenuti per quattro partite di 15 minuti ciascuna. L'iniziativa, che fa parte del progetto "Un pallone per amico", è stata organizzata in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano di Siena
«Ho partecipato personalmente all'incontro che ha rappresentato un momento importante per tutti gli studenti del nostro istituto coinvolti - commenta il Dirigente scolastico Gabriele Marini -: per gli studenti della VAFM che hanno avuto l'opportunità di fare un'esperienza didattica significativa, che si inserisce in un più ampio percorso di Educazione alla cittadinanza attiva e partecipata, e di confrontarsi con la complessità della vita carceraria»
L'iniziativa, alla sua terza edizione, ha visto protagonisti 20 studenti della sede carceraria di Ranza dell'Istituto Enogastronomico di Colle Val d'Elsa - indirizzo dell’Istituto d'Istruzione superiore statale Bettino Ricasoli di Siena - che hanno preparato un aperitivo, due primi, due secondi e dolci per circa 70 ospiti esterni coordinati dai docenti di laboratorio di cucina, Rosa Carlomagno, Pasquale Napolitano e Luca Versetti, e dai docenti di sala e vendita, Luigi Martino e Saverio Petillo
«Rimangono questioni aperte legate alla struttura, e all'organico ancora costretto a molte ore di straordinario e che ha comunque ancora una volta dato prova di grande professionalità garantendo il massimo della sicurezza anche nei giorni di massima tensione - ha detto Susanna Cenni, deputata del Partito Democratico -. Da molte settimane, inoltre, sono in assiduo contatto con il Provveditore Regionale e con l'amministrazione comunale di San Gimignano»
L'uomo, di origine marocchina, già arrestato dai militari di Certaldo nell'anno 2011 per aver commesso i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali a danno della moglie, era stato successivamente sottoposto alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare. Nei suoi confronti è stata emessa una sentenza di condanna per i medesimi reati e, dopo le formalità di rito, è stato tradotto alla casa circondariale di Sollicciano dove dovrà scontare la pena di sette mesi e 28 giorni di reclusione
«Un progetto sperimentale che si pone l’obiettivo di abbattere le condizioni di isolamento del carcere di Ranza in favore dell’integrazione sociale non solo dei detenuti e delle loro famiglie ma anche di tutti i soggetti che operano all'interno del carcere - spiega l’assessore alle politiche sociali del Comune di San Gimignano, Ilaria Garosi -. Una finalità che si inserisce a pieno titolo nell'intesa raggiunta tra amministrazione comunale e Regione Toscana nel luglio scorso con il Consiglio Comunale aperto, in accordo anche alla direzione penitenziaria e all'associazionismo locale»